Le Borse europee si indeboliscono nel corso della seduta, Milano tiene la posizione

Pubblicato il 28/07/2025
Ultima modifica il 28/07/2025 alle ore 16:08
Teleborsa
Le Borse europee si indeboliscono nel corso della seduta, dopo un'apertura positiva in scia all'accordo commerciale tra Stati Uniti e UE annunciato nella serata di ieri; la tariffa base al 15% è la metà rispetto alla minaccia di dazi al 30% paventata da Trump nella sua lettera all'UE, ma soprattutto i mercati apprezzano il diradarsi del clima di incertezza. La tariffa base del 15% include automobili, prodotti farmaceutici e semiconduttori, prodotti importanti per Bruxelles, mentre le tariffe sull'acciaio e sull'alluminio rimangono per ora al 50%. Alcuni settori sono stati risparmiati: gli aeromobili e i loro componenti, mentre alcuni prodotti chimici e materie prime agricole fondamentali saranno soggetti a dazi zero. L'accordo prevede anche l'impegno dell'UE ad acquistare energia statunitense per 750 miliardi di dollari, investimenti negli Stati Uniti per 600 miliardi di dollari e "ingenti quantità" di attrezzature militari.

"Sebbene alcuni dettagli rimangano vaghi, l'accordo segnala una chiara intenzione di riequilibrare il commercio mantenendo l'allineamento strategico - ha commentato Robert Schramm-Fuchs, Portfolio Manager di Janus Henderson - L'accordo elimina un importante fattore di incertezza, consentendo agli investitori di concentrarsi nuovamente su una serie più ampia di fattori strutturali e ciclici che determinano le prospettive per l'Europa. Tra questi figurano in particolare il crescente slancio delle iniziative a livello UE volte ad alleggerire la regolamentazione finanziaria, a promuovere i mercati dei capitali e a ridurre gli attriti burocratici".

Sul fronte della politica monetaria dell'Eurozona, "per quanto riguarda i dati in arrivo, non mi aspetto nulla di significativo che spinga ad agire già in settembre - ha detto il banchiere centrale slovacco Peter Kazimir - Servirebbe qualcosa come chiari segnali di tracollo nel mercato del lavoro per farmi agire in questo senso".

Scambi in ribasso per l'Euro / Dollaro USA, che accusa una flessione dello 0,97%. Vendite diffuse sull'oro, che continua la giornata a 3.308,7 dollari l'oncia. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 2,61%.

Scende lo spread, attestandosi a +83 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,43%.

Tra i mercati del Vecchio Continente sotto pressione Francoforte, che accusa un calo dello 0,91%, tentenna Londra, con un modesto ribasso dello 0,54%, e giornata fiacca per Parigi, che segna un calo dello 0,39%.

Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 40.762 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si posiziona a 43.289 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,01%); con analoga direzione, sulla parità il FTSE Italia Star (+0,09%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo STMicroelectronics (+2,92%), Banco BPM (+2,18%), BPER (+1,96%) e Tenaris (+1,85%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su Iveco, che ottiene -2,91%. Scivola Campari, con un netto svantaggio del 2,77%. In rosso Stellantis, che evidenzia un deciso ribasso del 2,74%. Spicca la prestazione negativa di Leonardo, che scende dell'1,98%.

Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, NewPrinces (+7,73%), Avio (+4,84%), Comer Industries (+3,10%) e Ariston Holding (+3,05%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su MFE A, che ottiene -5,11%. GVS scende del 2,90%. Calo deciso per MFE B, che segna un -2,89%. Sotto pressione Sanlorenzo, con un forte ribasso del 2,56%.