Le
stablecoin "stanno rimodellando la finanza globale, con il dollaro statunitense al timone. Senza una risposta strategica, la
sovranità monetaria e la stabilità finanziaria europee potrebbero erodersi". Lo si legge sul
blog della Banca centrale europea (BCE), in un post firmato dall'advisor Jurgen Schaaf, che non riflette necessariamente le opinioni dell'istituzione stessa. "Tuttavia, in questa crisi c'è anche l'opportunità per l'euro di emergere più forte", viene sottolineato.
Le stablecoin sono token crittografici emessi su registri distribuiti (ovvero "on-chain") che mirano a mantenere un valore stabile rispetto a un asset tradizionale, in genere tramite un ancoraggio a una valuta come il dollaro statunitense. Questo obiettivo si ottiene offrendo convertibilità su richiesta alla pari. Le stablecoin sono
intrinsecamente diverse dalle criptovalute non garantite come Bitcoin ed Ether, che non hanno né valore intrinseco né redimibilità. Le stablecoin possono essere intese come un ponte tra gli asset digitali volatili e i sistemi monetari tradizionali. "Il loro fascino risiede nel fungere da equivalente monetario basato su blockchain, liquido, trasferibile a livello globale e percepito come una riserva di valore stabile e solida", si legge nel post, dove viene ricordato che le stablecoin sono per lo più emesse da società private, con Tether (USDT) e Circle (USDC) di gran lunga le più grandi.
Schaaf fa notare che il mercato globale è sempre più
dominato dalle stablecoin basate sul dollaro statunitense. Queste rappresentano circa il 99% della capitalizzazione di mercato totale delle stablecoin. Al contrario, le stablecoin denominate in euro rimangono marginali, con una capitalizzazione di mercato inferiore a 350 milioni di euro.
Viene ricordato che la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) ha sottolineato che molte stablecoin hanno registrato deviazioni sostanziali dalla parità, evidenziando la "fragilità del loro ancoraggio". Oltre alla fragilità intrinseca delle stablecoin, "la
divergenza normativa emergente è preoccupante", viene sottolineato. Gli Stati Uniti stanno promuovendo il proprio regime di stablecoin attraverso il GENIUS Act, firmato dal Presidente Trump il 18 luglio. La legge, che potrebbe essere operativa entro poche settimane, introduce un quadro federale che, pur essendo sostanzialmente in linea con il Regolamento UE sui Mercati delle Criptovalute (MiCA), in quanto affronta molte delle preoccupazioni, risulta più permissivo in alcuni ambiti. Di conseguenza, gli analisti di mercato prevedono che l'offerta di stablecoin potrebbe crescere da 230 miliardi di dollari nel 2025 a 2.000 miliardi di dollari entro la fine del 2028.
"Qualora le stablecoin in dollari statunitensi diventassero ampiamente utilizzate nell'area dell'euro - sia per pagamenti, risparmi o regolamenti - il
controllo della BCE sulle condizioni monetarie potrebbe indebolirsi - si legge nel post - Questa invasione, seppur graduale, potrebbe rispecchiare gli andamenti osservati nelle economie dollarizzate, soprattutto se gli utenti ricercano vantaggi percepiti in termini di sicurezza o rendimento non disponibili negli strumenti denominati in euro. Tali dinamiche sarebbero difficili da invertire, data la natura di rete delle stablecoin e le economie di scala in questo contesto".
Inoltre, "tale predominio del dollaro statunitense garantirebbe agli Stati Uniti vantaggi strategici ed economici, consentendo loro di finanziare il proprio debito a costi più bassi, esercitando al contempo un'influenza globale.
Per l'Europa, ciò significherebbe costi di finanziamento più elevati rispetto agli Stati Uniti, una ridotta autonomia di politica monetaria e una dipendenza geopolitica".
Secondo Schaa, non c'è spazio per l'autocompiacimento e sono disponibili diverse leve politiche. In primo luogo, si potrebbe fornire
maggiore sostegno alle stablecoin denominate in euro, adeguatamente regolamentate. In secondo luogo, il progetto dell'euro digitale dell'Eurosistema e le innovazioni del settore privato sono elementi complementari di una più ampia strategia europea per i pagamenti digitali. In terzo luogo, un maggiore utilizzo della tecnologia di registro distribuito (DLT) nei mercati finanziari all'ingrosso è fondamentale per mantenere la rilevanza nella futura infrastruttura finanziaria. Infine, un più forte coordinamento globale sulla regolamentazione delle stablecoin è fondamentale.