UniCredit, Orcel: in Commerzbank più valore che in Italia, ma per ora non c'è nulla sul tavolo

Pubblicato il 23/07/2025
Ultima modifica il 23/07/2025 alle ore 11:26
Teleborsa
Su Commerzbank "abbiamo detto che a questo punto siamo solo investitori, e in effetti lo siamo, e continuiamo a dire che non c'è altro sul tavolo. Non escludiamo che possa esserci, ma per il momento non c'è nulla sul tavolo". Lo ha affermato il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, nella conference call sui risultati record del secondo trimestre 2025, arrivati all'indomani della decisione di ritirare l'offerta su Banco BPM.

Il momento giusto per fare qualcosa "è, in teoria, entro la fine del 2027, ma dipende molto dalla posizione dei nostri azionisti. Se ritengono che questa situazione debba protrarsi, nel caso in cui non succeda nient'altro entro il 2027, allora la prolungheremo. Se ritengono che preferiscano che ci smobilizziamo e distribuiamo allora lo faremo. Ascoltiamo con molta attenzione i nostri azionisti e faremo ciò che ritengono sia meglio".

"Se mi chiedete se c'è valore da creare" in Commerzbank, "credo fermamente che ci sia un sacco di valore da creare, significativamente superiore a quello che si sarebbe potuto creare in Italia. Questo è un accordo che nell'ultimo decennio è stato rivisto, proposto e considerato più volte", ha sottolineato.

Secondo Orcel, sarebbe "un bene per la Germania e per l'Europa, che ha bisogno di una banca più forte per finanziare gli investimenti e sostenere la crescita. Penso che sarebbe un bene per l'Unione bancaria, ma questa è la mia opinione e ad oggi non abbiamo alcun dialogo su questo argomento. Non abbiamo nulla sul tavolo. So che tutti commentano l'M&A, ma non c'è nulla da commentare perché non abbiamo nulla sul tavolo né ne abbiamo mai discusso, perché la controparte non è pronta a discuterne e quindi rispettiamo il fatto di rimanere investitori. Siamo molto lieti di beneficiare di un ritorno sull'investimento del 20%".

"Non siamo qui per fare M&A e il nostro dovere non è fare M&A - ha sottolineato il CEO - Il nostro dovere è creare valore e rafforzare UniCredit". E ancora: "Se un domani ci sarà un'opportunità di M&A che è nel migliore interesse dei nostri azionisti e di UniCredit, la prenderemo in considerazione. In questo momento, non ne vediamo alcuna".

"Siamo presenti e continuiamo ad essere presenti in 13 Paesi - ha aggiunto - Ci sono opportunità di M&A in ognuno di questi paesi e le monitoriamo. Se soddisfano le nostre linee guida le guarderemo. Se le iniziamo e durante la loro esecuzione si rivelano un cattivo affare per UniCredit, ci ritireremo. E penso che l'abbiate visto nel 2021, lo stiate vedendo ora nel 2025. E si spera che la prossima volta che faremo qualcosa verrà concluso perché aggiungerà valore ai nostri azionisti. Ma state tranquilli, se non lo farà, non esiteremo un attimo a ritirarci e penso che l'intero consiglio di amministrazione e io siamo completamente uniti su questo fronte".

Orcel ha anche sottolineato che "quello che facciamo con Commerzbank e Alpha non è per niente correlato con BPM, zero. Non c'è alcun impatto dal ritiro dell'OPS. Non c'è alcuna intenzione, in questo momento, di fare altro se non consolidare il nostro posizionamento in queste due banche".