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Questo trimestre è stato pieno di rumore, con il ritiro da Banco BPM, la ristrutturazione delle nostre coperture su
Commerzbank, l'internalizzazione delle assicurazioni sulla vita, gli oneri una tantum che anticipano il futuro.
Ma si vede molto chiaramente il miglioramento dei risultati sottostanti per il primo e il secondo trimestre e siamo più forti rispetto allo scorso anno nel complesso e nella maggior parte delle linee di bilancio. E se si guarda alle nostre previsioni, sono più forti rispetto allo scorso anno e in modo significativo". Lo ha affermato il CEO di
UniCredit,
Andrea Orcel, chiudendo la
conference call sui
risultati record del secondo trimestre 2025, arrivati all'indomani della decisione di ritirare l'offerta su
Banco BPM.
"Quindi siamo molto fiduciosi e non alziamo le stime se se non siamo fiduciosi che saremo lì o anche meglio - ha proseguito - Questo è il business sottostante. Il contributo degli
acceleratori, che sono Romania, Polonia e l'internalizzazione delle assicurazioni sulla vita non avrà un impatto significativo quest'anno, ma inizieranno a contribuire positivamente nel 2026. Il consolidamento azionario di Alpha e Commerzbank, e tutto il rumore di fondo che c'è in giro non sta avendo un impatto sul 2025, probabilmente più negativo che positivo se si esclude l'elemento one-off, ma contribuirà a partire dal 2026".
"Ciò di cui siamo fermamente convinti è una performance sottostante più forte del previsto e in accelerazione, un'
esecuzione di una seconda fase di piano che è migliore di quanto pensassimo - ha detto Orcel - E quindi il rafforzamento della top line, dei ricavi core, della bottom line e delle prospettive per i nostri KPI che hanno portato al miglioramento della performance e della guidance non solo per il 2025, ma anche per il 2027.
"Il resto, onestamente, è rumore di fondo e
continueremo a cercare opportunità per i nostri azionisti, accelerando internamente o trovando altre opportunità. Ma siamo fiduciosi di ciò che abbiamo messo sul tavolo e agiremo in quella direzione", ha concluso.