BCE, Schnabel: l'asticella per un ulteriore taglio dei tassi è molto alta

Pubblicato il 11/07/2025
Ultima modifica il 11/07/2025 alle ore 11:24
Teleborsa
"Siamo in una buona posizione. La disinflazione sta procedendo ampiamente come previsto, anche se l'inflazione dei servizi e quella dei prodotti alimentari rimangono piuttosto elevate. Siamo ormai prossimi ad aver affrontato con successo gli shock inflazionistici del passato, il che è una buona notizia. Nel medio termine, si prevede che l'inflazione si attesti al 2% e le aspettative di inflazione sono ben ancorate. In considerazione di ciò, anche i nostri tassi di interesse sono in una buona posizione e l'asticella per un ulteriore taglio dei tassi è molto alta". Lo ha affermato Isabel Schnabel, che fa parte dell'Executive Board della Banca centrale europea (BCE), durante un'intervista con Econostream Media.

Secondo Schnabel, non c'è alcun rischio di un'inflazione al di sotto del livello obiettivo nel medio termine e l'economia si sta dimostrando resiliente. "Ci sarebbero motivi per un ulteriore taglio dei tassi solo se vedessimo segnali di una deviazione significativa dell'inflazione dal nostro obiettivo nel medio termine - ha sottolineato - E al momento, non vedo segnali in tal senso".

"Non credo che le considerazioni di gestione del rischio possano giustificare un ulteriore taglio dei tassi - ha detto in un altro passaggio - L'inflazione interna è ancora elevata e le aspettative di inflazione di famiglie e imprese sono orientate al rialzo. Inoltre, un'economia globale più frammentata e un forte impulso fiscale comportano rischi al rialzo per le prospettive di inflazione nel medio termine. Pertanto, dal punto di vista odierno, un ulteriore taglio dei tassi non è appropriato".

"Credo che stiamo diventando accomodanti - ha affermato Schnabel - Se si esamina l'ultima indagine sui prestiti bancari, si vede che il 56% delle banche segnala che i tassi di interesse stanno stimolando la domanda di mutui, mentre solo l'8% afferma di frenarla. Inoltre, il tasso di interesse naturale potrebbe essere aumentato di recente a causa del cambiamento storico nella politica fiscale tedesca. Ciò si riflette anche sui mercati finanziari, dove i tassi forward reali sono aumentati, riflettendo la prevista maggiore domanda di capitali, anche da parte del settore privato. Ciò significa che, per un dato livello del tasso di riferimento, la nostra politica monetaria diventa più accomodante. E questo è ciò che si riflette anche nella ripresa dei prestiti bancari".