Prende il via oggi al Centro Congressi La Nuvola di Roma, alle 10.30,
l'Ukraine Recovery Conference (Urc 2025), il principale appuntamento internazionale dell'anno sulla ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, co-organizzato dai Governi italiano e ucraino. Attesi circa 5mila partecipanti, fra cui circa 100 delegazioni governative e 40 di Organizzazioni Internazionali, incluse le principali banche di sviluppo, 2mila aziende e rappresentati di autonomie locali e società civile, oltre 500 giornalisti accreditati.
I lavori si articoleranno in
quattro principali "dimensioni": imprenditoriale, umana, locale e regionale e quella delle riforme nel percorso di adesione all'UE. A queste si affiancherà una importante dimensione culturale e di tutela del patrimonio nelle aree di conflitto. La
presidente del Consiglio Giorgia Meloni accoglierà i Capi di Stato e di Governo dalle 10. Successivamente alla foto di famiglia con tutti i Capi Delegazione presenti, aprirà ufficialmente alle 10.30 la Conferenza con un intervento nella sessione plenaria.
Il
ministro degli Esteri Antonio Tajani aprirà invece alle 8.30 la specifica
"Conferenza dei Donatori dell'Ucraina", momento di confronto sui finanziamenti per la ripresa del Paese. Alle 12.30 aprirà il Forum sulla Ripresa, con decine di panel tematici e relatori istituzionali. Alle 13.30 incontrerà, insieme ai vertici delle Agenzie del Sistema Paese, le principali imprese italiane partecipanti. Per tutta la durata dei lavori avrà poi una fitta agenda di incontri bilaterali con i suoi omologhi presenti a Roma. Il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolgerà nella serata odierna un indirizzo di saluto ai partecipanti. A seguire, i ministri della Cultura italiano Giuli e ucraino Tochytskyi inaugureranno una mostra al Museo delle Civiltà. Alla realizzazione dell'evento ha lavorato una Task Force appositamente istituita presso la Farnesina che, sotto la guida di Tajani, ha coordinato l'attività delle varie Amministrazioni coinvolte. La URC25 vedrà impegnata la quasi totalità dei Ministri di Governo, a cui si affiancheranno i vertici di Regioni ed enti locali, della Banca d'Italia e delle principali Autorità amministrative indipendenti.
Un appuntamento che, con il cessate il fuoco che resta lontano, diventa occasione per il mondo di stringersi attorno a Kiev. E ribadire il pieno appoggio occidentale a
Volodymyr Zelensky, giunto con l'occasione in Italia dove ha visto prima il Papa e poi Mattarella che ha ribadito la "ferma posizione" di "pieno sostegno" dell'Italia all'Ucraina, sottolineando che «"a sicurezza di Kiev si indentifica con la sicurezza europea". Il leader ucraino sarà accolto alla Nuvola dell'Eur da Meloni, con la quale aprirà il vertice romano prima di partecipare da remoto al secondo atteso appuntamento del tandem di sostegno a Kiev: una
call dei volenterosi con Emmanuel Macron e Keir Starmer collegati dal Regno Unito, per fare il punto sul tema urgente della difesa dagli attacchi russi, sempre più pesanti su tutto il Paese invaso. Presente a Roma anche
l'inviato Usa per l'Ucraina, il generale Keith Kellogg, a indicare un rinnovato slancio americano a sostegno della lotta di Kiev.
L'obiettivo è di annunciare impegni per l'Ucraina in termini di
finanziamenti e di nuove intese tali da superare – o almeno eguagliare – gli oltre 16 miliardi di euro di fondi per la ripresa dell'Ucraina incassati l'anno scorso in Germania. Tajani alla Camera ha anticipato il lancio giovedì di una
nuova misura Simest da 300 milioni di euro a sostegno delle Pmi coinvolte nella ricostruzione dell'Ucraina. Al centro anche il sostegno militare all'Ucraina: l'Ue sta valutando l'istituzione di un fondo da 100 miliardi di euro a sostegno dell'Ucraina, che potrebbe essere incluso nella proposta per il prossimo Bilancio Ue settennale, stando a Bloomberg. Il Parlamento europeo spinge sulla
fornitura di missili Taurus, sui quali resta il veto di Berlino che però sta valutando l'acquisto di altri Patriot da Washington. Nel frattempo, si attende la concreta ripresa delle forniture militari americane all'Ucraina.