"Ho liberato la mia agenda per i prossimi due giorn
i perché abbiamo 48 ore di tempo per decidere". Lo ha detto il ministro delle Imprese,
Adolfo Urso, alla riunione a oltranza con gli enti locali sull'accordo di programma per l'ex Ilva di Taranto, secondo quanto si apprende.
Urso ricorda che
"giovedì 10 è stata convocata la Conferenza dei servizi tecnica" per la nuova autorizzazione Aia. "Senza un'Aia come quella che deve essere deliberata dalla Conferenza dei servizi sulla sostenibilità anche sul piano sanitario, non soltanto ambientale, la sentenza è già scritta", osserva il ministro.
"Quando si parla di nazionalizzazione - ha proseguito Urso - quindi di esproprio di un'attività produttiva, io vorrei riportare l'attenzione sulla nostra Costituzione: è su quella che ho giurato.
Lo Stato può intervenire, sì, ma solo nei limiti previsti dalla nostra Carta".
"L'articolo 43 è molto chiaro: 'A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali, o a fonti di energia, o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale'. L'Ilva, non rientra tra le categorie previste:
non è un servizio pubblico essenziale, non riguarda le fonti di energia né configura una situazione di monopolio", ha spiegato.