Il mercato delle
locazioni turistiche si conferma un settore strategico per la
crescita del turismo e dell’economia italiana nonostante una flessione registrata nella
stagione invernale appena conclusa, determinata prioritariamente dai nuovi obblighi recentemente introdotti e dalla grande confusione generata da iniziative comunali orientate ad introdurre limiti, o, addirittura divieti nel settore.
È ciò che emerge chiaramente dal
FIAIP Monitora Italia Turistico, il report Immobiliare Nazionale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali sulle
locazioni brevi ad uso turistico delle principali località Italiane, incentrato sull’andamento della stagione estiva 2024 e stagione invernale 2024-2025 rispetto all’anno precedente e tendenze per l’estate 2025, con un focus sulle Regioni Lombardia e Veneto che attendono le olimpiadi invernali
Milano-Cortina 2026, report elaborato dal Centro Studi Nazionale FIAIP illustrato a Roma questa mattina presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.
"Per l’imminente stagione estiva, dopo sei anni di incremento, si prevede una flessione delle locazioni turistiche a conferma dell’inversione di tendenza registrata nella stagione invernale appena conclusasi - ha spiegato il Presidente del Centro Studi FIAIP,
Francesco La Commare -. Ciò è da imputarsi, in gran parte, alla minor offerta di case sul mercato in quanto sempre più proprietari sono confusi e in parte spaventati sia dai recenti ulteriori adempimenti in vigore dal primo gennaio sia, soprattutto, dai regolamenti comunali e dalle annunciate restrizioni da parte di diversi Sindaci che considerano, impropriamente, gli affitti turistici la causa di tutti i mali".
Il
Report è stato presentato da Francesco La Commare Presidente del Centro Studi FIAIP, Marco Bettiol Vicepresidente del Centro Studi FIAIP, Leonardo Piccoli Vicepresidente Nazionale FIAIP con delega al settore Turistico, e commentato dal Presidente Nazionale FIAIP Gian Battista Baccarini e dall’On. Alessia Ambrosi componente della XIV Commissione (Politiche dell’Unione Europea) della Camera dei Deputati con l’intervento dell’On. Graziano Pizzimenti componente della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici).
In Italia nel 2024 le
compravendite di seconde case sono state circa
270.000 (-5% rispetto al 2023) e le proiezioni indicano per il 2025 un ulteriore calo di circa il 2%, ciò è dovuto prioritariamente all’incremento degli acquisti prima casa, in particolare delle operazioni di "sostituzione della prima casa" (soprattutto persone che vendono per ricomprare una casa più grande), dopo tre anni in cui si registrava un decremento, in virtù del positivo susseguirsi di una serie di ribassi dei tassi di interesse sui
mutui. Dal report emerge che solo il 25% degli acquisti di
seconde case sono finalizzate alla locazione, in calo quella breve con finalità turistica, per i timori generati da politiche comunali "ostative", in termini di limiti e divieti contro questo comparto, erroneamente considerato la causa principale dell’emergenza abitativa e della desertificazione dei centri storici.
Infatti, nonostante la stagione estiva 2024 rispetto al 2023 abbia registrato un +9% di numero di contratti di locazioni con finalità turistiche, dovuto in particolare ad una straordinaria presenza di
turisti stranieri, unitamente ad un aumento medio dei canoni di un +6%, la stagione invernale 2024-2025 appena conclusasi ha registrato un’inversione di tendenza con una flessione media di un -4% di
locazioni turistiche rispetto alla scorsa stagione, calo prioritariamente dettato dai recenti provvedimenti di alcuni Sindaci di grandi città, su tutti Firenze e Venezia, orientati ad ostacolare gli affitti turistici, ma anche in virtù dell’aumento degli adempimenti e delle conseguenti sanzioni introdotte con il
decreto Anticipi in vigore dal 1° gennaio 2025, mentre i canoni di locazione sono rimasti sostanzialmente invariati con un lieve aumento medio di un +1,2% nelle città d’arte dove rimane molto alta la domanda rispetto a quanto offerto dal mercato.
Per quanto attiene i
rendimenti medi, nell’estate 2024 sono stati da un 6% ad un 9% mentre nella stagione invernale si è registrata una lieve flessione, attestandosi tra un 5% e un 8%, permanendo, in ogni caso, una reddittività mediamente più vantaggiosa rispetto alla locazione ordinaria.
"Dall’indagine della FIAIP si evince chiaramente come il settore delle locazioni turistiche, rappresenti una straordinaria risorsa per l’economia locale e Nazionale e, come tale, va salvaguardato e agevolato non vessato - ha commentato
Alessia Ambrosi –. Il Governo, infatti, con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale ha voluto semplificare e mettere ordine a favore della legalità in un comparto strategico per l’Italia non condividendo tutte quelle iniziative comunali e regionali orientate, al contrario, a limitare o addirittura vietare gli affitti turistici, ledendo impropriamente il diritto di affittare liberamente il proprio immobile, come dimostra l’impugnazione da parte del Governo della legge regionale toscana per incostituzionalità e la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha giustamente annullato il regolamento restrittivo del Comune di Sirmione contro le locazioni turistiche".
Il report ha evidenziato come il calo del numero delle
locazioni brevi con finalità turistica non sia stato accompagnato da un proporzionale aumento delle
locazioni a medio-lungo termine mentre sono aumentati considerevolmente i contratti di
locazione ad uso transitorio (+52% di contratti nel secondo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) in quanto garantiscono flessibilità in termini di durata, da qui la necessità, più volte evidenziata da FIAIP, di consentire sempre la stipula di tali contratti ai residenti e non solo quando ricorrano determinate condizioni.
Questa situazione dimostra plasticamente come gli affitti turistici non siano la causa dell’
emergenza abitativa mentre è evidente che i proprietari faticano ad affittare a medio-lungo termine perché hanno giustificati timori sia del rischio di morosità e/o mancato pagamento dei canoni sia della mancata o ritardata restituzione del possesso dell’immobile, praticamente assenti negli affitti di breve durata.