Il
Ministero del Commercio cinese ha emesso un
provvedimento definitivo sull'inchiesta antidumping sul brandy proveniente dall'Unione europea, stabilendo che sussiste un dumping di brandy importato proveniente dall'UE, che l'industria nazionale del brandy è minacciata da un danno sostanziale e che esiste un nesso causale tra dumping e minaccia di danno sostanziale.
Il 5
gennaio 2024, il Ministero del Commercio aveva avviato un'inchiesta antidumping sul brandy importato in contenitori di capacità inferiore a 200 litri provenienti dall'UE. Sulla base dei risultati dell'indagine, il 29
agosto 2024 l'autorità investigativa aveva emesso un provvedimento preliminare. Dopo il provvedimento preliminare, l'autorità investigativa ha proseguito l'indagine, che è ora conclusa.
La Commissione tariffaria del Consiglio di Stato cinese ha ora deciso di istituire dazi antidumping, che
vanno dal 27,3% al 34,9%, sul brandy importato dall'UE
a partire dal 5 luglio 2025. I dazi antidumping non saranno riscossi retroattivamente sul brandy originario dell'UE importato dall'11 ottobre 2024 al 4 luglio 2025 (incluso tale giorno). Il periodo per l'imposizione di dazi è di 5 anni.
Secondo l'annuncio,
alcune aziende che hanno assunto impegni sui prezzi minimi sono
risparmiate dalla tariffa più elevata, a meno che tali impegni non vengano violati.