Continuano a crescere anche se di poco gli infortuni e le morti sul lavoro: nel 2024, gli
infortuni sono aumentati dello 0,4% a 593mila casi, mentre i
decessi sul lavoro sono
1.202, uno in più rispetto all'anno precedente. E' quanto emerge dalla
Relazione 2024 dell'Inail, presentata oggi dal presidente
Fabrizio D’Ascenzo, il quale ha ricordato che la mission dell’Istituto si concretizza nel "miglioramento continuo della qualità delle prestazioni assicurative" a favore dei lavoratori e "mettendo in campo le azioni più idonee a prevenire malattie o infortuni collegati al lavoro".
Fra i 593mila casi di
infortunio, circa
78mila sono imputabili agli studenti, di cui 2.100 coinvolti nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (
Pcto), il
10% in più dell’anno precedente. Le
denunce relative ai lavoratori sono invece
diminuite dell’1% a 515mila. I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023: in lieve calo tra i lavoratori (da 1.193 a 1.189), ma in aumento tra gli studenti (da 8 a 13, di cui uno nei Pcto).
Più di quattro decessi su 10 sono avvenuti
"fuori dall’azienda". Nel 2024, si conferma la contrazione degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, ovvero nello svolgimento dell’attività lavorativa (-1,9% a 413.517), mentre
aumentano quelli in itinere, che sono tornati sui livelli pre-pandemia (+3,1%, da 97.939 a 101.000). La quota delle denunce degli infortuni avvenuti nel
tragitto casa-lavoro è stata pari al
19,6% del totale, in costante crescita dal 2020.
Per le
malattie professionali si registra il
dato più alto degli ultimi 50 anni, con 88mila denunce (+21,8% sul 2023). Gli incrementi registrati quasi ininterrottamente dal 2000 hanno avuto solo un’interruzione nel 2020 quando, a causa della pandemia da Covid-19, le patologie denunciate sono state circa 45mila. Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono stati circa 58mila, in aumento del 18,7% rispetto ai quasi 49mila del 2023.
Le quattro direttrici della prevenzione. Il presidente dell’Inail ha spiegato che "il contributo che l’Istituto ha fornito al Paese per la prevenzione di malattie o infortuni collegati al lavoro nel 2024 si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di
finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la
riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a
innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo
sviluppo di innovazione tecnologica da trasferire al mondo produttivo”.
Positivi i risultati finanziari ed economici dell'Inail. Il bilancio 2024 conferma la solidità della gestione economica e patrimoniale dell’Istituto, con un
avanzo finanziario di oltre 2,6 miliardi di euro e un
risultato economico positivo di oltre un miliardo e mezzo. I dati del consuntivo 2024 registrano entrate per 13 miliardi di euro e uscite pari a 10,3 miliardi, in crescita del 10% anche per la rivalutazione delle prestazioni economiche erogate a infortunati e tecnopatici (rendite, indennità per inabilità temporanea, altri assegni e sussidi assistenziali). La spesa per le rendite permanenti è stata di 4,8 miliardi di euro (+4,9%), mentre le prestazioni temporanee hanno assorbito 674 milioni (+6%). Il patrimonio dell’Istituto concorre alla copertura delle riserve tecniche con circa 36,7 miliardi, a garanzia del pagamento delle prestazioni.