Seduta causa per le Borse europee, in attesa dei dati chiave sugli occupati mensili statunitensi. La statistica sul mercato del lavoro è considerata uno degli indicatori principali a cui Federal Reserve guarda per le decisioni di politica monetaria. La pubblicazione del dato è prevista per oggi e per venerdì, come accade solitamente, perché domani Wall Street è chiusa per il Giorno dell'Indipendenza (oggi a New York si terrà una sessione di trading breve, con chiusura alle 13:00 ora locale).
Sul fronte dei
negoziati per i dazi, in vista della scadenza del 9 luglio della sospensione delle cosiddette tariffe "reciproche", Trump ha dichiarato ieri pomeriggio che gli Stati Uniti imporranno una tassazione di 20% su tutte le importazioni dal Vietnam. Si tratta di un livello decisamente inferiore al 46% inizialmente minacciato, ma comporta un marcato incremento rispetto ai valori attuali. Quello con il Vietnam è solo il terzo accordo dopo quelli con UK e Cina.
Sempre negli
Stati Uniti, i leader repubblicani della Camera stanno faticando a trovare i voti per far avanzare il
massiccio pacchetto fiscale di Donald Trump. Il provvedimento include tagli fiscali, riduzioni dei programmi sociali e un aumento della spesa militare, il tutto aggiungendo 3,3 trilioni di dollari al debito.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,01%. L'
Oro è sostanzialmente stabile su 3.356,4 dollari l'oncia. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde lo 0,99% e continua a trattare a 66,78 dollari per barile.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota +85 punti base, con il rendimento del
BTP decennale che si posiziona al 3,42%.
Tra le principali Borse europee piccolo passo in avanti per
Francoforte, che mostra un progresso dello 0,20%, composta
Londra, che cresce di un modesto +0,35%, e incandescente
Parigi, che vanta un incremento dello 0,29%.
Si muove in frazionale ribasso
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,31%; sulla stessa linea, cede alle vendite il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 42.122 punti. Sulla parità il
FTSE Italia Mid Cap (-0,04%); con analoga direzione, senza direzione il
FTSE Italia Star (+0,15%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
STMicroelectronics (+1,75%),
Stellantis (+0,87%),
Pirelli (+0,75%) e
Amplifon (+0,74%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Unicredit, che prosegue le contrattazioni a -1,11% (stamattina
ha aggiornato documento di offerta per BPM). Contrazione moderata per
Iveco, che soffre un calo dello 0,90%. Sottotono
Buzzi che mostra una limatura dello 0,82%. Deludente
Leonardo, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Brembo (+1,86%),
Ariston Holding (+1,84%),
Newlat Food (+1,65%) e
Banco di Desio e della Brianza (+1,14%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Technoprobe, che prosegue le contrattazioni a -1,29%. Fiacca
Alerion Clean Power, che mostra un piccolo decremento dell'1,21%. Discesa modesta per
Maire, che cede un piccolo -1,05%. Pensosa
Anima Holding, con un calo frazionale dello 0,91%.