Aeroporto di Venezia, proseguono i lavori di ampliamento del terminal passeggeri sul lato nord dello scalo

Pubblicato il 02/07/2025
Ultima modifica il 02/07/2025 alle ore 15:45
Teleborsa
Con la posa della copertura a doppia falda sono entrati nella fase cruciale i lavori dell’ampliamento del terminal passeggeri dell’aeroporto di Venezia, terzo scalo intercontinentale nazionale. La nuova struttura, prima parte di uno sviluppo in più fasi tra loro collegate, sorge adiacente all’aerostazione, alla quale sarà collegata da un corridoio sospeso, e consiste in un edificio di 14.300 metri quadrati caratterizzati da spazi ampi e luminosi che si affacciano sul piazzale aeromobili e sulla laguna. L’importo lavori di questa tranche è di circa 64 milioni di euro, come da bando pubblico.

Dedicato principalmente ai voli Schengen, il nuovo edificio si sviluppa sul lato nord dell’aeroporto, in coerenza architettonica e stilistica con l'attuale terminal inaugurato nel 2002 e successivamente ampliato fino agli attuali 90.000 metri quadri, realizzato con tipologie edilizie e materiali propri della tradizione della città storica quali mattoni in laterizio, legno, acciaio, rame, pietra d'Istria, con un fronte rivolto alla laguna dal caratteristico profilo a doppia falda che rimanda per volumi e geometrie alle "tese" dell'Arsenale di Venezia.

La facciata verso il piazzale aeromobili è allineata in altezza a quella del terminal attuale, che resterà baricentrico rispetto a tutti gli ampliamenti previsti. La struttura reticolare in acciaio della copertura forma la caratteristica geometria a "gagiandra". La copertura è realizzata con profili in acciaio per circa 4 km di profili in acciaio, per un peso totale di 380 tonnellate. La facciata vetrata prospiciente il piazzale aeromobili avrà uno sviluppo lineare di 150 metri (40 metri più lunga di un campo da calcio), per un’altezza massima di 20 metri.

Le superfici vetrate saranno composte da vetri di tipo basso-emissivo prodotti con caratteristiche che abbinano la protezione solare, l’isolamento termico e una ridotta riflessione luminosa. Il progetto si articola su quattro livelli: piano interrato per i magazzini, piano terra con 4 gate per imbarchi remoti con bus interpista, primo piano con 6 gate a servizio di 3 pontili per l’imbarco sugli aeromobili, mezzanino, secondo piano con circa 1.000 metri quadrati destinati ad aree commerciali e servizi al passeggero quali punti di ristorazione, negozi, spazi relax, nursery.

La nuova opera, che sarà aperta al pubblico entro maggio 2026, è realizzata con soluzioni impiantistiche in linea con la strategia di efficientamento e sostenibilità tracciata nel Master Plan aeroportuale e già adottata nell’attuale aerostazione.

"L’adeguamento delle infrastrutture dell’aeroporto procede secondo i piani stabiliti, con criteri architettonici omogenei rispetto all’esistente e soluzioni tecniche finalizzate alla progressiva riduzione della produzione di CO2, con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni entro il 2030 – ha dichiarato Enrico Marchi, Presidente del Gruppo SAVE –. Lo sviluppo del terminal è stato pianificato con una modularità che asseconda la crescita del traffico, caratterizzata da una sempre maggiore attività di compagnie aeree che effettuano collegamenti internazionali e intercontinentali. Il principio conduttore di questa espansione è la qualità del servizio che offriamo ai nostri passeggeri, a partire dallo stile del terminal, caratterizzato da spazi ariosi e luminosi, da un’offerta commerciale composita che comprende marchi internazionali e nel contempo prodotti locali, in un’ottica di personalizzazione dell’esperienza complessiva rivolta alla nostra utenza".