Dopo il periodo di ripresa osservato nel 2023, la ricchezza netta globale ha continuato a crescere anche nel 2024, seppur con un ritmo più contenuto: +4,4%, rispetto a una media del 5,3% nei quattro anni precedenti. Il patrimonio netto – che include asset finanziari, asset reali e passività – ha raggiunto i 512mila miliardi di dollari. A sostenere questa dinamica è soprattutto la componente degli asset finanziari, saliti a un nuovo massimo storico di 305mila miliardi, spinta dai mercati azionari e da un contesto di fiducia diffusa. Più stabile, invece, l'andamento degli asset reali (–0,4%), mentre le passività hanno registrato un lieve aumento (+0,2%). È quanto emerge dall'ultima edizione del
"Global Wealth Report 2025: Rethinking the Rules for Growth", rapporto annuale sulla ricchezza globale a cura di
Boston Consulting Group (BCG), che evidenzia come oggi non sia più sufficiente beneficiare dell'andamento dei mercati per crescere: a fare la differenza saranno modelli più solidi fondati su produttività, dati e nuove modalità di relazione con il cliente.
"Nel 2024 la ricchezza è cresciuta a livello globale, ma ancora una volta spinta in larga parte dalla performance dei mercati. L'Italia ha registrato una lieve flessione, che riflette questa dinamica, ma la traiettoria resta positiva – piega
Graziano Pace, principal di BCG –. Il nostro Paese si conferma infatti all'ottavo posto nel ranking globale per ricchezza finanziaria, un risultato che testimonia la solidità patrimoniale di lungo periodo. Guardando avanti, la vera differenza la farà la qualità della crescita, non più solo trainata dai mercati, ma costruita su qualità della consulenza, dati e fiducia. Il consiglio ai player del settore è semplice: tornare a investire in relazioni forti e modelli di servizio evoluti, capaci di parlare anche alle nuove generazioni. È lì che si giocherà la continuità della leadership nei prossimi anni".
Crescita sì, ma a ritmi diversi nelle varie geografieNel 2024 la ricchezza transfrontaliera è cresciuta dell'8,7% a livello globale, arrivando a toccare i 14.400 miliardi di dollari: un'accelerazione rispetto alla media annua del 6,3% registrata nei quattro anni precedenti.
Lo studio rileva i trend di crescita della ricchezza finanziaria per geografia: si attesta una forte crescita in
Nord America, che è stato il principale motore di crescita patrimoniale nel 2024, con un incremento del 14,9% spinto dal solido andamento dei mercati azionari. Nella regione
Asia-Pacifico si osserva una crescita del 7,3%, sostenuta da Cina, India e paesi ASEAN. Le proiezioni indicano che, entro il 2029, guiderà l'espansione della ricchezza finanziaria globale con una crescita prevista di circa il 9% annuo fino al 2029. In
Europa occidentale si registra un incremento più contenuto, pari allo 0,8%, dovuto dal deprezzamento delle principali valute rispetto al dollaro americano e da un contesto macroeconomico meno favorevole.
Hong Kong ha registrato la crescita maggiore come booking center tra le piazze finanziarie internazionali, pareggiando la
Svizzera per dimensioni nel 2024. Allo stesso tempo,
Singapore ed Emirati Arabi Uniti (UAE) registrano la crescita percentuale più elevata, rispettivamente 11,9% e 11,1%. Si conferma la centralità della
Svizzera, che rimane il primo booking center al mondo per valore assoluto di ricchezza gestita (2.700 miliardi). Tuttavia, se Hong Kong dovesse continuare a crescere agli attuali livelli, si stima che la Svizzera passi al secondo posto nel 2029. Secondo le stime,
Svizzera, Singapore e Hong Kong assorbiranno oltre due terzi dei nuovi flussi di ricchezza transfrontaliera entro il 2029.
Italia in assestamento, ma "la traiettoria resta positiva"Nel 2024 il nostro Paese si è posizionato all'ottavo posto nel ranking globale per ricchezza finanziaria, che si attesta intorno ai 6.900 miliardi di dollari, in lieve flessione dell'1,1% rispetto al 2023. Un calo che riflette un contesto di mercato meno favorevole rispetto ad altre economie, ma che non compromette le prospettive di medio periodo: secondo le stime di BCG, il patrimonio finanziario degli italiani è destinato a tornare a crescere in modo deciso, fino a raggiungere i 9.455 miliardi di dollari entro il 2029, con un tasso medio annuo del 6,5%. Gli
asset reali in Italia sono diminuiti del 4,1% dal 2023, raggiungendo i 7.500 miliardi di dollari, ma si prevede che cresceranno del 4,1% annuo fino a raggiungere i 9.200 miliardi di dollari entro il 2029. Le
passività sono diminuite del 5,2%, attestandosi a 800 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita prevista del 2,9% nei prossimi quattro anni, arrivando a toccare i 950 miliardi di dollari nel 2029. L'analisi BCG stima
517mila italiani milionari, cioè persone che detengono un patrimonio di almeno un milione di dollari in ricchezza finanziaria, meno dell'1% della popolazione. Se si guarda poi al segmento degli Ultra-High Net Worth, gli individui che detengono un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari di ricchezza finanziaria, in Italia se ne contano 2.600. Stando ai dati,
il 48% del patrimonio finanziario italiano nel 2024 è detenuto dai milionari, ma una larga parte della ricchezza (53%) appartiene ai cosiddetti clienti affluent e mass, gli individui con una ricchezza che arriva al milione. Nei prossimi 4 anni crescerà rispettivamente dell'1% il numero dei milionari con patrimoni da 1 a 100 milioni di dollari USA (Lower- e Upper-High Net-Worth), mentre crescerà del 3% il numero di individui con patrimoni maggiori di 100 milioni (Ultra-High Net Worth). Rimarranno stabili invece gli affluent e diminuiranno del 5% i clienti mass, probabilmente per lo spostamento verso fasce più alte.
Dove investono gli italianiLa ricchezza finanziaria detenuta dagli italiani risulta ben distribuita tra diverse tipologie di asset. In particolare, al 2024, il 40% del totale è allocato in azioni e fondi comuni di investimento, il 25% in depositi e valute, il 18% in polizze vita e pensioni e l'8% in obbligazioni. Questa ripartizione riflette una crescente propensione verso strumenti di investimento a più alto rendimento, come le azioni e i prodotti di risparmio gestito, rispetto alla media dei paesi dell'Europa Occidentale, dove la quota destinata ad azioni è più contenuta (32% nel 2024). Secondo le stime BCG, entro il 2029 la componente azionaria in Italia è destinata ad aumentare ulteriormente, passando dal 40% attuale al 43%, superando così anche la proiezione globale, che si attesta intorno al 42%.
Crescita organica: la leva per tornare a correreA livello globale nel 2024 gli asset in gestione sono aumentati del 13%, ma i ricavi solo del 7,1%, segnalando un allargamento del divario tra volumi e redditività. Solo il 28% della crescita è stata generata in modo organico da consulenti già attivi. In questo contesto, in cui solo una parte limitata della crescita deriva da attività realmente organiche, il report evidenzia la
necessità di ripensare il modello di sviluppo attraverso quattro leve strategiche: rafforzare l'identità del brand sarà fondamentale per generare fiducia e differenziarsi in un mercato sempre più competitivo, costruendo una presenza riconoscibile e coerente anche nei canali digitali; l'utilizzo dell'intelligenza artificiale generativa (GenAI) consentirà di potenziare la capacità di acquisizione, aiutando i consulenti a individuare in modo più mirato i potenziali clienti con maggiore propensione all'investimento; sfruttare i dati comportamentali e contestuali permetterà di migliorare la qualità delle raccomandazioni, rendendole più tempestive, personalizzate e pertinenti per ogni cliente; ripensare l'esperienza di relazione con i clienti, in particolare con le nuove generazioni, sarà decisivo per sviluppare modelli ibridi e digitali più adatti a una clientela sempre più autonoma e selettiva.