Ecosistemi Assicurativi: crescono gli investimenti

L'evoluzone del mondo Insurtech passa per il nuovo concetto degli "Ecosistemi Assicurativi", che sono stati al centro dell'ultimo Insurtech Day a Milano
Pubblicato il 01/07/2025
Ultima modifica il 01/07/2025 alle ore 10:34
Teleborsa
Si è tenuto a Milano l'Insurtech Day, l'evento organizzato da Italian Insurtech Association (IIA) che negli anni è diventato il punto di riferimento per chi si occupa di trasformazione digitale nel mondo assicurativo. Il tema di quest'anno, "Empowering Ecosystems", ha ispirato una giornata interamente dedicata all'evoluzione del settore, con l'obiettivo di approfondire l'affermazione degli ecosistemi assicurativi come nuovo paradigma dell'offerta.


"Non si ragiona più in una logica di prodotto assicurativo quantitativo, ma di ecosistema, ovvero un'offerta integrata che è formata dal prodotto assicurativo, che rimane centrale e fondamentale, ma che fornisce anche servizi, interfacce distributive, tecnologia e intelligenza artificiale" - ha spiegato Simone Ranucci Brandimarte. Co-fondatore e Presidente di IIA - "Al centro non c'è il prodotto, ma ci sono le esigenze del cliente finale, in una logica di 'customer centricity' per il cliente retail e il cliente corporate. L'esigenza del cliente non è più esclusivamente di natura assicurativa, ma è anzi quella di un servizio completo a 360 gradi, che prevede la prevenzione, il supporto, l'assistenza e soprattutto i meccanismi relazionali che gli permettono di interagire con un soggetto che si prende cura della sua protezione".

Secondo i dati elaborati da IIA, nei primi sei mesi del 2025, sono stati investiti 230 milioni di euro in ecosistemi assicurativi, un dato che rappresenta quasi il totale degli investimenti in ecosistemi dell'intero 2024, pari a 330 milioni. Le stime dell'associazione invece prevedono 510 milioni entro la fine del 2025 e 750 milioni nel 2026, su un totale degli investimenti totali del settore insurtech che potrebbe superare il miliardo entro fine anno. A trainare la crescita sono soprattutto gli ecosistemi di mobilità (21% degli investimenti totali), che offrono un servizio specifico ma articolato, come spiega Mario La Femina, Amministratore Delegato di Toyota Insurance: "Per mobilità si intendono mille cose: dal taxi alla vettura che si guida da sola, passando anche per il car sharing. Quello che si sta profilando all'orizzonte, è una fusione di quelle che qualche anno fa erano innovazioni isolate, ad esempio la vettura che si guida da sola, che sarà una vettura elettrica per necessità tecnologiche, sarà necessariamente una vettura in condivisione. Tutto questo ha delle implicazioni inedite sotto il profilo assicurativo, in Italia però siamo indietro con la riforma delle classi di rischio, ma siamo indietro soprattutto sotto il profilo normativo: le automobili che si guidano da sole ci sono già, manca per ora il quadro normativo, e su questo speriamo di non perdere troppo terreno nei confronti degli altri Paesi, perché è un terreno che non è possibile recuperare.

Altri ecosistemi trainanti per il settore sono quello salute, che rappresenta il 19% degli investimenti, seguito dall'ecosistema Casa, con il 15%. Quest'ultimo settore è uno di quelli più importanti per i clienti retail, come spiega Antonio Esposito, Amministratore Delegato di AssicuraRE: "C'è un connubio perfetto tra la realizzazione un sogno, come l'acquisto di una casa attraverso un mutuo, che può però accentuare una vulnerabilità della famiglia, e la sicurezza offerta dalla protezione di una polizza vita. Ecco perché il nostro slogan è "casa è vita"; ecco perchè i nostri consulenti hanno creato questo ecosistema tra il mondo creditizio e il mondo assicurativo, che dà un valore importantissimo al cliente, mettendolo al centro degli interessi e prendendosi cura a tutto tondo di tutte quelle esigenze e di tutte quelle dinamiche collegate ad una operazione immobiliare".

Anche se tendono a centralizzare l'attenzione del cliente, gli ecosistemi assicurativi non sono dei contenitori stagni, ma anzi possono convivere e interagire in modo proficuo con broker e comparatori. E' il caso ad esempio di Altroconsumo Connect, come spiegato da Minjun Hu, Business Developer della società: "Attualmente il nostro catalogo è composto da prodotti dedicati all'auto, alla casa, alla vita, agli animali, al tempo libero. Tutti questi prodotti sono stati analizzati dal nostro Centro Studi Economico Giuridico. Noi come Altroconsumo non vogliamo e non possiamo permetterci di mettere in collocamento dei prodotti che per noi non sono adeguati. Questo viene molto apprezzato dai nostri soci, che si fidano di noi e hanno la tranquillità e la certezza di poter acquistare un prodotto adeguato alle loro esigenze".

Il nuovo paradigma rappresentato dagli ecosistemi non è soltanto un'opportunità per gli agenti e gli operatori più esperti, ma può offrire uno stimolo inedito per i giovani che sono all'inizio della propria carriera nel mondo assicurativo, come spiega Matteo Bevilacqua, Country Head di Wefox, una delle principali aziende Insurtech europee: "Il messaggio che vorrei dare a tutti i ragazzi che approcciano questa professione è: "Abbiate voglia di scoprire questo mondo delle assicurazioni, che non è più il vecchio mondo polveroso, ma comunque affascinantissimo, nel quale sono cresciuto io, ma è diventato un mondo che spazia completamente dal più tradizionale rischio industriale, a rischi innovativi, ad attività tecnologiche, a piattaforme digitali molto evolute e assolutamente attuali e confrontabili a qualunque altra grande tech company del mondo, sia questa legata ad Amazon, Google o altro; Venite a guardare dentro il mondo delle assicurazioni, sicuramente troverete uno spazio che divertirà anche voi".