Seduta negativa per la maggior parte delle Borse europee, dopo la brillante chiusura di secondo trimestre. L'attenzione oggi è stata rivolta alla pubblicazione di alcuni dati macroeconomici chiave e alle dichiarazioni dei più importanti banchieri centrali del mondo, riuniti a Sintra (Portogallo) per il consueto forum della Banca centrale europea.
Sul primo fronte, stamattina è emerso che l'
inflazione preliminare di giugno dell'Eurozona si è attestata in linea con le attese. L'indice CPI ha registrato un aumento del 2% su base annua, in lieve rialzo di un decimo rispetto al mese precedente, principalmente a causa dei rincari dei carburanti legati al temporaneo picco del prezzo del petrolio, successivamente rientrato.
Nel pomeriggio, la presidente della BCE
Christine Lagarde ha detto che questo dato è "in linea con l'obiettivo" e che per quanto riguarda il futuro ci sono "rischi bilaterali" derivanti da una maggiore frammentazione e da sviluppi geopolitici "preoccupanti". Inoltre, ha detto che la BCE "continuerà a decidere meeting dopo meeting, sulla base dei dati, e non ci impegniamo ad alcun percorso predefinito" sui tassi.
Il numero uno della Fed,
Jerome Powell,
ha invece riconosciuto che la banca centrale statunitense avrebbe già tagliato i tassi se non fosse stato per i dazi e non ha escluso l'opzione di riprendere i tagli dei tassi a luglio, ma non l'ha nemmeno appoggiata. Powell ha anche riflettuto su quale voglia che sia la sua eredità, riconoscendo che mancano solo 10 mesi alla fine del suo mandato. Ha elencato tre obiettivi: stabilità dei prezzi, massima occupazione e stabilità finanziaria.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,178. Seduta positiva per l'
oro, che sta portando a casa un guadagno dell'1,16%. Lieve aumento del
petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 65,47 dollari per barile.
Migliora lo
spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +81 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,37%.
Tra le principali Borse europee si concentrano le vendite su
Francoforte, che soffre un calo dello 0,99%,
Londra avanza dello 0,28%, e sostanzialmente invariato
Parigi, che riporta un moderato -0,04%.
Prevale la cautela in chiusura a
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che archivia la seduta con un leggero calo dello 0,58%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, in lieve calo il
FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata sotto la parità a 42.027 punti. In lieve ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,56%); sulla stessa tendenza, in frazionale calo il
FTSE Italia Star (-0,29%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Campari (+3,43%),
Brunello Cucinelli (+3,10%),
Enel (+2,31%) e
Moncler (+2,13%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Leonardo, che ha chiuso a -5,00%. Crolla
Mediobanca, con una flessione del 4,21%. Vendite su
Banca Popolare di Sondrio, che registra un ribasso del 3,09%. Seduta negativa per
BPER, che mostra una perdita del 3,08%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Italmobiliare (+5,19%),
Comer Industries (+4,32%),
Ferragamo (+3,00%) e
Alerion Clean Power (+2,51%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Fincantieri, che ha archiviato la seduta a -5,75%.Sotto pressione
Danieli, che accusa un calo del 3,30%. Scivola
Technoprobe, con un netto svantaggio del 2,90%. In rosso
D'Amico, che evidenzia un deciso ribasso del 2,61%.