Mercati europei in ribasso orfani di Wall Street. Focus sulle banche centrali

Pubblicato il 19/06/2025
Ultima modifica il 19/06/2025 alle ore 09:22
Teleborsa
Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia, in una seduta con volumi scarsi per la chiusura di Wall Street a causa della festività del Juneteenth, che commemora la liberazione degli schiavi afroamericani. Oggi il focus è sulle decisioni delle banche centrali, con la Banca Nazionale Svizzera (BNS), seguita dalla Norges Bank (NB) e dalla Banca d'Inghilterra (BoE).

Negli Stati Uniti, la Fed ieri sera ha mantenuto invariata la politica monetaria al 4,25-4,5%, come ampiamente previsto. Il dot plot segnala ancora due tagli di 25 punti base nel 2025 e le previsioni sul PIL sono state riviste al ribasso. La dichiarazione di politica monetaria è rimasta pressoché invariata, mentre il presidente Jerome Powell non ha fornito segnali chiari al mercato, ripetendo che "la politica è sulla buona strada".

I mercati stanno osservando attentamente il possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran. Secondo fonti vicine alla questione citate dalla stampa statunitense, alti funzionari statunitensi si stanno preparando alla possibilità di un attacco all'Iran nei prossimi giorni. L'incertezza non è stata alleviata dal discorso del Presidente degli Stati Uniti Trump alla Casa Bianca, che ha dichiarato: "Potrei farlo. Potrei non farlo. Voglio dire, nessuno sa cosa farò".

L'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,147. Prevale la cautela sull'oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,39%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 76,01 dollari per barile.

In lieve rialzo lo spread, che si posiziona a +93 punti base, con un timido incremento di 1 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,43%.

Tra le principali Borse europee discesa modesta per Francoforte, che cede un piccolo -0,61%, pensosa Londra, con un calo frazionale dello 0,36%, e tentenna Parigi, con un modesto ribasso dello 0,65%.

Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,59%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 41.601 punti. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,86%); sulla stessa linea, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-0,97%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Tenaris (+1,11%), ENI (+1,03%) e Saipem (+0,91%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amplifon, che prosegue le contrattazioni a -2,49%. Spicca la prestazione negativa di Brunello Cucinelli, che scende del 2,05%. Nexi scende dell'1,96%. Calo deciso per Moncler, che segna un -1,72%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, MFE A (+0,57%) e D'Amico (+0,54%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Ferragamo, che continua la seduta con -2,05%. Sotto pressione The Italian Sea Group, con un forte ribasso dell'1,92%. Soffre WIIT, che evidenzia una perdita dell'1,83%. Preda dei venditori Carel Industries, con un decremento dell'1,55%.