A Bologna nasce la nuova Torleone, residenza universitaria della Fondazione Rui

Pubblicato il 19/06/2025
Ultima modifica il 19/06/2025 alle ore 08:18
Teleborsa
La nuova Torleone aprirà le porte alla città di Bologna nel 2026. Prende il via il cantiere della residenza universitaria, sarà uno dei 12 collegi di merito della Fondazione RUI, che avrà una nuova sede nello storico edificio dell’Istituto Zoni, al centro della zona universitaria.

La nuova sede sarà più grande, moderna e sostenibile, grazie a un progetto di riqualificazione che restituisce alla città spazi aperti a studenti e bolognesi. Un polo culturale il cui obiettivo sarà quello di offrire un servizio non solo alla persona, ma all’intera comunità e al territorio.


Secondo Giuseppe Ghini, Presidente della Fondazione Rui, “la Nuova Torleone riunisce singolarmente forme antiche e moderne di attenzione del mondo cattolico locale per le esigenze degli studenti dell'università di Bologna, in particolare per studenti fuorisede. Grazie a un impegno congiunto tra istituzioni e enti locali, e alla generosità dell’istituto Zoni e della famiglia Comelli, sarà realizzata questa nuova Residenza che presto aprirà le sue porte alla città di Bologna. Una risposta concreta ai bisogni degli studenti, non solo in termini di offerta residenziale, ma soprattutto in termini di offerta formativa per la crescita personale e professionale di ciascuno dei nostri ragazzi”, ha concluso.

I residenti, infatti, non ricevono solo vitto e alloggio, ma anche un progetto formativo personalizzato e molte occasioni di crescita per sfruttare appieno gli anni di studio. I Collegi della Fondazione Rui offrono, inoltre, a ciascun ospite servizi di orientamento, tutoring e coaching che facilitano l'apprendimento e il successivo inserimento nel mondo del lavoro, con specifiche attivita di placement.

In tutte le Residenze Cui è presente il progetto JUMP, un percorso che integra il sapere accademico con i contenuti e le dinamiche proprie del mondo del lavoro. Sono tre gli ambiti di sviluppo: soft skills, formazione interdisciplinare e moduli tematici, in cui i ragazzi affrontano casi concreti di studio sotto la guida di professionisti di alto profilo, in un ambiente di intenso apprendimento.

Il sostegno al merito, la diversità e il confronto continueranno ad essere elementi centrali grazie a un ampio ventaglio di agevolazioni assegnate in base al reddito e al merito per far sì che la residenza possa continuare ad essere un luogo accessibile a tutti. Ad oggi, infatti, i residenti provengono da tutta Italia e dall’estero (10% stranieri) con background socio-economici differenti.

Particolare attenzione sarà posta al tema della sostenibilità ambientale: è previsto un miglioramento di 4 classi energetiche e una riduzione del 70% del consumo energia primaria. Gli impianti saranno progettati con l’obiettivo dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale con un conseguente passaggio da classe G a classe C.

L’edificio Zoni è stato realizzato in epoche diverse ed è tutelato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, già da tempo destinato a residenza universitaria. Conserva una testimonianza della storia della città: la Chiesa quattrocentesca di Santa Maria Incoronata. Grazie alla convenzione con l’Accademia della Belle Arti di Bologna si sta lavorando all’avvio di un ‘cantiere scuola’ degli allievi della Scuola di Restauro che ne valorizzeranno le opere presenti; inoltre il Comitato per Bologna Storica e Artistica ha avviato una serie di studi per dare visibilità a questo prezioso elemento della città.