Seduta debole per le Borse europee, in attesa dell'evento principale della giornata che si terrà negli Stati Uniti con la
riunione del FOMC di questa sera. Analisti e mercato non prevedono modifiche al tasso di riferimento e l'attenzione si concentrerà, come di consueto, sia sulle nuove previsioni che sul discorso del presidente Jerome Powell, mentre, nonostante la recente de-escalation tariffaria, l'impatto dei dazi definitivi genera un elevato livello di incertezza e si prevede che peserà sugli investimenti delle imprese, sull'occupazione e sul potere d'acquisto delle famiglie.
Intanto, la
banca centrale svedese ha tagliato il tasso di interesse di riferimento dal 2,25% al 2,00%, come previsto, e ha affermato che, data la debole pressione sui prezzi, potrebbe allentarlo ulteriormente entro la fine dell'anno per stimolare la crescita. Anche la
Banca d'Inghilterra (BoE), la
Banca Nazionale Svizzera (SNB) e la
Norges Bank annunceranno giovedì le rispettive decisioni di politica monetaria.
Sul fronte geopolitico, i
timori di un conflitto più ampio stanno crescendo in Medio Oriente, poiché appare sempre più probabile che gli Stati Uniti si intromettano negli scontri in corso tra Israele e Iran. Ieri Donald Trump ha chiesto una "resa incondizionata" da parte dell'Iran e ha minacciato di schierare l'esercito americano.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,15. L'
Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,35%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il
petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 74,71 dollari per barile.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota +91 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,41%.
Tra le principali Borse europee tentenna
Francoforte, con un modesto ribasso dello 0,36%, poco mosso
Londra, che mostra un -0,04%, e giornata fiacca per
Parigi, che segna un calo dello 0,25%.
Nessuna variazione significativa per il
listino milanese, con il
FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 39.324 punti; sulla stessa linea, incolore il
FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 41.753 punti, sui livelli della vigilia. In lieve ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,35%); pressoché invariato il
FTSE Italia Star (+0,08%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
Telecom Italia (+1,90%),
Amplifon (+1,31%),
Saipem (+1,29%) e
Brunello Cucinelli (+0,74%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Iveco, che prosegue le contrattazioni a -2,47%. Soffre
Recordati, che evidenzia una perdita del 2,12%. Preda dei venditori
Buzzi, con un decremento dell'1,66%. Piccola perdita per
Interpump, che scambia con un -1,05%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Webuild (+2,10%),
D'Amico (+1,84%),
Moltiply Group (+0,93%) e
Anima Holding (+0,77%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Sanlorenzo, che continua la seduta con -2,28%. Si concentrano le vendite su
Alerion Clean Power, che soffre un calo del 2,18%. Vendite su
Ferragamo, che registra un ribasso dell'1,74%. Tentenna
Ariston Holding, che cede l'1,45%.