L'
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l'istruttoria, avviata a dicembre 2024, nei confronti della società
Virgin Active Italia e ha irrogato una
sanzione di 3 milioni di euro. Il procedimento, che ha preso avvio grazie alle segnalazioni arrivate all'Autorità da numerosi consumatori, ha confermato le pratiche scorrette della società.
Virgin Active Italia – che nel 2024 ha superato i 100mila abbonamenti – forniva ai consumatori
informazioni inadeguate sui termini e sulle condizioni di adesione, di rinnovo automatico, di disdetta e di recesso anticipato dall'abbonamento. Inoltre ometteva la comunicazione preventiva sul rinnovo automatico dell'abbonamento, sulla data entro cui il consumatore può inviare formale disdetta e non forniva informazioni adeguate sugli
aumenti dei prezzi praticati nel corso del 2024. Infine, creava ostacoli all'esercizio della facoltà di risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta.
Tali condotte, risultando funzionalmente collegate tra loro, costituiscono una
pratica commerciale scorretta dal carattere unitario e complesso posta in essere da Virgin Active Italia in
violazione degli articoli 20, 21, 22, 24, 25, 26, lett. f) e 65-bis del Codice del consumo.
In particolare, i clienti di Virgin Active Italia non sono stati messi in condizione di poter decidere in modo consapevole se aderire ai servizi offerti o se disdire il contratto oppure esercitare il diritto di recesso, finendo per essere
vincolati contrattualmente alla società per un servizio di fatto non richiesto, con conseguente addebito dei relativi costi.