L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (
AGCM) ha deliberato l'
avvio del procedimento nei confronti della società Vodafone Italia, a cui nel 2017 aveva irrogato una sanzione da 1,9 milioni di euro, dopo la pronuncia di Tar e Consiglio di Stato. È quanto emerge dal Bollettino settimanale dell'Autorità.
La sentenza del Consiglio di Stato dell'11 marzo 2025 ha annullato il provvedimento del 5 luglio 2017; in particolare, il Consiglio di Stato ha annullato integralmente la sanzione irrogata a Vodafone Italia con riferimento alla
violazione C (550.000 euro), rimettendo all'Autorità il compito di provvedere alla rideterminazione delle sanzioni irrogate allo stesso professionista per le
violazioni A (600.000 euro) e
B (750.000 euro), "tenendo conto delle condotte ritenute non costituenti illecito".
Al riguardo, il Consiglio di Stato, per quanto concerne la violazione A), ha ritenuto adeguate e conformi al precetto normativo le informative fornite, dopo il 1° giugno 2016, per i contratti a distanza e, dal 1° ottobre 2014, per i
contratti negoziati fuori dai locali commerciali, in merito ai costi che il consumatore avrebbe dovuto sostenere in caso di recesso successivo a una richiesta di esecuzione immediata; con riferimento alla violazione B), ha rilevato che limitatamente ai contratti a distanza
conclusi tramite web aventi a oggetto servizi di telefonia (Single Play o Dual Play) con migrazione da altro operatore e ai contratti conclusi per telefono, il consumatore avesse la possibilità di autorizzare l'attivazione del servizio durante il periodo di recesso mediante una "richiesta espressa", come imposto dalla normativa. Ciò posto, "l'Autorità dovrà, quindi, acquisire i dati relativi al numero di pratiche interessate rispetto alle quali non è stata riscontrata alcuna violazione da parte del Collegio, provvedendo, quindi, alla determinazione dei nuovi importi".
Il Consiglio di Stato ha statuito che nelle operazioni di rideterminazione delle sanzioni "dovrà tenersi conto dell'impatto delle condotte sui consumatori, atteso che la sanzione amministrativa irrogata per violazione della disciplina a tutela dei consumatori deve, comunque,
tener conto della effettiva importanza dell'eventuale danno cagionato".
La rideterminazione della sanzione da comminare alla società Vodafone Italia deve
avvenire in contraddittorio con la parte e quindi serve l'avvio di un'istruttoria al fine di procedere alla rideterminazione della sanzione.