"L’export della moda italiana ha registrato, nel primo trimestre del 2025, un valore complessivo di 15,3 miliardi di euro, con una riduzione del - 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Una flessione che si riflette anche nel segmento della moda uomo, le cui esportazioni da gennaio a marzo sono state di
1,7 miliardi di euro, in calo del - 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso". Lo ha detto il Presidente di ICE,
Matteo Zoppas, intervenuto questa mattina all’apertura di
Pitti Immagine Uomo 2025. "Dati - prosegue -
che confermano come l’intero comparto stia attraversando una fase di sofferenza, condizionata da un cambiamento del comportamento del consumatore, dal contesto internazionale instabile soprattutto in ragione dell’incertezza legata ai dazi, dal rallentamento della domanda globale e dall’aumento dei costi di produzione e distribuzione. Sono numeri da interpretare in quanto sono risultato di parte del
settore che vive una situazione più critica e una parte più meritoria che sta parzialmente compensando la negatività". "È un momento complesso per il settore moda dove il ruolo dell’ICE, nell’ambito del Sistema Paese e delle iniziative governative, è
quello di sostenerne e rafforzarne la competitività internazionale. In questo quadro si inserisce il supporto ai Saloni Pitti – Uomo, Bimbo e Filati –, vetrina mondiale per le imprese di settore, per cui ICE ha curato l’incoming di 600 buyer internazionali e 270 giornalisti solo nel 2025.
Promuovere il made in Italy nel mondo significa infatti favorire le occasioni di comunicazione e l’incontro tra domanda e offerta su scala internazionale. È un lavoro quotidiano che ICE svolge come parte integrata del
Sistema Paese, insieme a SACE, SIMEST e CDP, per contribuire al raggiungimento del target strategico fissato dal MAECI, ministero coordinatore, in particolare dal ministro Antonio Tajani, di
700 miliardi di euro di export nazionale. Oltre al tavolo sulla moda chiamato dalla Farnesina che, tra le altre cose, ha istituito le Giornate della
Moda Italiana nel mondo, il tavolo del MIMIT, il Ministro Adolfo Urso, tra le altre cose ha disposto somme ed aiuti per le aziende in crisi".