Segno meno per Piazza Affari e le altre Borse europee, timori su Medio Oriente e nuovi dazi

Pubblicato il 12/06/2025
Ultima modifica il 12/06/2025 alle ore 18:10
Teleborsa
Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee. Intanto a Wall Street l'S&P-500 segna un aumento dello 0,24%.

I listini europei scontano le tensioni in Medio Oriente e le nuove minacce di dazi da parte di Trump nonostante l'accordo raggiunto da Stati Uniti e Cina.

Secondo in media americani Israele è pronto a lanciare un'operazione contro l'Iran che ha già fatto sapere che risponderà ad eventuali attacchi. Sarebbe questa la ragione che ha spinto Washington a consigliare ai propri cittadini e diplomatici di lasciare l'Iraq e altri Paesi dell'area. Anche il Pentagono ha autorizzato i familiari dei militari ad abbandonare volontariamente le proprie sedi in tutto il Medio Oriente. Il presidente Usa ha dichiarato che il personale statunitense è stato trasferito da alcuni Paesi del Medio Oriente perché la regione "potrebbe essere un posto pericoloso", un segnale che indica anche che un accordo tra Usa e Iran sul nucleare è ancora lontano.

Trump è poi tornato a minacciare i partner commerciali con l'annuncio di tariffe doganali unilaterali, prima della scadenza del 9 luglio. Il presidente americano ha infatti dichiarato che invierà lettere che specificano i termini dei nuovi accordi agli stati che non trattano con gli Usa.

Seduta positiva per l'Euro / Dollaro USA, che sta portando a casa un guadagno dello 0,76%. L'Oro continua gli scambi a 3.385,1 dollari l'oncia, con un aumento dello 0,88%. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,27%.

In salita lo spread, che arriva a quota +89 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,33%.

Tra i mercati del Vecchio Continente soffre Francoforte, che evidenzia una perdita dello 0,74%, resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,23%, e resta vicino alla parità Parigi (-0,14%).

A Milano, si è mosso sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 39.948 punti, con uno scarto percentuale dello 0,58%, proseguendo la serie di quattro ribassi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, si è mosso al ribasso il FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,59%, chiudendo a 42.419 punti.

Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,69%; con analoga direzione, in ribasso il FTSE Italia Star (-1,2%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo ENI (+1,52%), Saipem (+1,18%), Hera (+1,07%) e Amplifon (+1,04%).

Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Brunello Cucinelli, che ha chiuso a -2,96%.

Preda dei venditori Stellantis, con un decremento del 2,74%.

Si concentrano le vendite su Ferrari, che soffre un calo del 2,73%.

Vendite su Moncler, che registra un ribasso del 2,47%.

Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, SOL (+1,49%), Cembre (+1,10%), Garofalo Health Care (+0,98%) e ERG (+0,95%).

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su LU-VE Group, che ha archiviato la seduta a -3,75%.

Seduta negativa per Tamburi, che mostra una perdita del 3,49%.

Sotto pressione Sesa, che accusa un calo del 3,20%.

Scivola Sanlorenzo, con un netto svantaggio del 2,66%.