Dazi, accordo raggiunto fra USA e Cina su terre rare e chip

Manca ora il via libera definitivo dei due leader Donald Trump e Xi Jinping
Pubblicato il 11/06/2025
Ultima modifica il 11/06/2025 alle ore 11:29
Teleborsa
L'accordo è stato portato a casa dalle delegazioni di USA e Cina, incontratesi a Londra per un ultimo round di tra ttative, seguito alla telefonata dei Presidenti Donald Trump e Xi Jinping la scorsa settimana. L'accordo, annunciato dai rappresentanti delle due parti, è ora in attesa del via libera definitivo dei leader dei due Paesi.

"Abbiamo raggiunto un accordo per dare attuazione all'accordo di Ginevra ed all'appello dei due presidenti", ha dichiarato il ??Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick. Alle sue parole hanno fatto eco le dichiarazioni rilasciate dall'omologo cinese Li Chenggang.

Lutnick ha spiegato che, insieme al rappresentante commerciale statunitense Jamieson Greer, tornerà a Washington per "assicurarsi che il presidente Trump approvi" la bozza di accordo ed ha spiegato che, se anche Xi sarà d'accordo, sarà implementato il quadro normativo.

Anche l Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato ai giornalisti che tornerà negli Stati Uniti per riferire al Congresso. Ai colloqui di questa settimana hanno partecipato anche il vice premier cinese He Lifeng, capo negoziatore dei colloqui commerciali con gli Stati Uniti, e il ministro del Commercio cinese Wang Wentao.

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente cinese Xi Jinping si erano sentiti al telefono alla fine della scorsa settimana, per abbassare le tensioni fra i due Paesi, che da tempo si accusavano reciprocamente di violare l'accordo commerciale raggiunto a Ginevra a metà maggio. L'accordo in questione prevedeva la sospensione di 90 giorni dei dazi aggiuntivi di aprile e la revoca di altre misure.

Le nuove trattative hanno riguardato l'abolizione delle restrizioni all'export di terre rare in USA, in cambio dell'accesso della Cina ai componenti per semiconduttori. Lutnik ha ricordato che l'abolizione delle restrizioni cinesi alle esportazioni di terre rare sono una "parte fondamentale" dell'accordo con la Cina.