Dedalus, S&P conferma rating "B-" e migliora l'outlook a "stabile"

Pubblicato il 21/05/2025
Ultima modifica il 21/05/2025 alle ore 09:25
Teleborsa
S&P Global Ratings ha confermato il rating "B-" dell'italiana Dedalus Healthcare Systems Group, importante fornitore di software diagnostico e sanitario in Europa, rivedendo l'outlook da negativo a stabile.

L'agenzia di rating scrive che i risultati del 2024 di Dedalus hanno mostrato una ripresa dei margini e della generazione di cassa e ritiene che la sua posizione di leadership contribuirà a una forte crescita del mercato. Prevede che il miglioramento della redditività e la normalizzazione del capitale circolante porteranno a un continuo deleveraging e a una ripresa del free operating cash flow (FOCF) nel 2025 e nel 2026. Viene previsto che Dedalus sosterrà la propria posizione di liquidità rifinanziando con largo anticipo rispetto alle scadenze dei prestiti a termine del 2027.

La revisione dell'outlook riflette la convinzione di S&P che il miglioramento della redditività e la normalizzazione del capitale circolante porteranno a un continuo deleveraging e a una ripresa del FOCF nel 2025 e nel 2026. Prevede che Dedalus continuerà a ridurre l'indebitamento a circa 10 volte nel 2025 e a quasi 9 volte nel 2026 grazie all'espansione dell'EBITDA. Ciò deriverà da una crescita sostenuta del fatturato, da costi di buonuscita significativamente inferiori e da un'espansione complessiva del margine, grazie alla rifocalizzazione delle attività di Dedalus su prodotti e aree geografiche più redditizie. La previsione è supportata dai recenti risultati di Dedalus, che hanno visto un'espansione del margine EBITDA di 283 punti base nel 2024 e una successiva riduzione dell'indebitamento a 13,3x, da 17,1x nel 2023 e 25,9x nel 2022.

S&P ritiene inoltre che l'azienda sia sulla buona strada per generare un FOCF positivo post leasing nel 2025. Dopo la pausa nella riscossione dei crediti dovuta all'implementazione del nuovo sistema di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) nel 2022, la riscossione si è ora normalizzata, supportando la previsione di variazioni del capitale circolante in pareggio nel 2025, che rappresenterebbe il -2% del fatturato nel 2026. Prevede pertanto un FOCF post leasing di circa 10 milioni di euro nel 2025, in ulteriore espansione negli anni successivi.