Borse europee poco mosse. Sale il petrolio con tensione Iran-Israele

Pubblicato il 21/05/2025
Ultima modifica il 21/05/2025 alle ore 09:38
Teleborsa
Le Borse europee sono caute per l'aumento dei rischi geopolitici. Fonti dell'intelligence statunitensi riferiscono che Israele si sta preparando a colpire le strutture nucleari iraniane, ha detto la Cnn, sottolineando che non è chiaro se i leader israeliani abbiano preso una decisione definitiva. Sul fronte dell'aggressione della Russia all’Ucraina, il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha detto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sopravvalutato la sua influenza sul presidente russo Vladimir Putin.

Sul fronte macroeconomico, è risultata sopra le attese l'inflazione del Regno Unito nel mese di aprile (+1,2% su anno, +3,5% su anno), attestandosi sopra - su base annua - al 3,4% previsto dalla Banca d'Inghilterra e al 3,3% atteso dagli analisti. L'inflazione dei servizi, attentamente monitorata dalla banca centrale per individuare segnali di pressioni sui prezzi sottostanti, è accelerata al 5,4% dal 4,7%.

Per quanto riguarda la politica monetaria, ieri sera il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, Alberto Musalem, ha affermato che i dazi probabilmente peseranno sull'economia statunitense e indeboliranno il mercato del lavoro. Musalem ha affermato che la Fed può fornire una "risposta equilibrata" sia all'inflazione che all'occupazione, purché le prospettive degli americani sui prezzi futuri rimangano ancorate all'obiettivo del 2% della banca centrale.

L'Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,36%. L'Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,67%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell'1,21%, a 62,78 dollari per barile.

Retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota +97 punti base, mostrando un piccolo calo di 1 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,56%.

Tra i mercati del Vecchio Continente senza spunti Francoforte, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, ferma Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e sostanzialmente debole Parigi, che registra una flessione dello 0,29%.

Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il FTSE MIB che si ferma a 40.590 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 43.050 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,23%); in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,36%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Leonardo (+2,82%), Iveco (+1,71%), Banco BPM (+1,23%) e Unipol (+1,16%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Stellantis, che prosegue le contrattazioni a -1,70%. Si muove sotto la parità STMicroelectronics, evidenziando un decremento dell'1,24%. Contrazione moderata per Campari, che soffre un calo dell'1,23%. Sottotono Telecom Italia che mostra una limatura dello 0,85%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Fincantieri (+3,21%), Juventus (+2,55%), Newlat Food (+2,32%) e Cembre (+1,64%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Ferretti, che continua la seduta con -1,44%. Deludente Moltiply Group, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Intercos, che mostra un piccolo decremento dello 0,89%. Discesa modesta per Ferragamo, che cede un piccolo -0,84%.