Il
Bitcoin ha raggiunto oggi un nuovo massimo storico, superando il record di gennaio: il prezzo della criptovaluta ha toccato un top a 109.600 dollari. Secondo
Simon Peters, crypto markets analyst di eToro, "questo potrebbe essere solo l'inizio di qualcosa di molto più grande".
"Ci sono diversi fattori che potrebbero far esplodere il prezzo del bitcoin – ha sottolineato l'analista –. Con il recente declassamento del
rating creditizio degli
Stati Uniti e l'ammontare del debito che deve essere rifinanziato quest'anno, sarà interessante vedere quale sarà la domanda di titoli di Stato di nuova emissione". Peters fa notare che un
fallimento dell'asta potrebbe costringere la Fed a intervenire e fornire liquidità per queste obbligazioni, aumentando così il proprio bilancio. "Questo va a favore di bitcoin dato che, storicamente, il prezzo del cripto asset è cresciuto in linea con l'aumento del bilancio della Fed, ha aggiunto.
L'analista ha poi sottolineato che altri Paesi sviluppati come Cina, Regno Unito, Europa e Australia stanno abbassando i tassi di interesse e allentando le
condizioni finanziarie, cosa che storicamente è stata di buon auspicio per i prezzi dei criptoasset.
"In secondo luogo – prosegue Peters –, un gran numero di acquirenti e un aumento dei capitali sono alla ricerca di un'
offerta fissa. Oltre agli
investitori individuali, sempre più società quotate in borsa stanno adottando strategie di tesoreria in bitcoin, acquistando miliardi di dollari alla volta". "Anche i
fondi pensione e i
fondi sovrani stanno aumentando la loro esposizione al bitcoin attraverso ETF spot e, a loro volta, si stanno accaparrando una maggiore quantità di offerta disponibile", ha aggiunto.
"Ciò che è evidente – ha concluso l'analista – è che se il bitcoin deve davvero diventare la
valuta o l'
asset di riserva globale, la sua capitalizzazione di mercato (e di conseguenza il suo prezzo) dovrebbe essere di gran lunga superiore ai 2,2 trilioni di dollari attuali".