ASPI testa sulla Tangenziale di Napoli sistema per ottimizzare velocità veicoli

Pubblicato il 21/05/2025
Ultima modifica il 21/05/2025 alle ore 12:30
Teleborsa
Autostrade per l’Italia sperimenta il servizio "Dynamic Speed Limit" sulla Tangenziale di Napoli, che diventa quindi pioniera della nuova mobiità intelligente. Il servizio, primo in Italia ad essere testato in condizioni di traffico aperto, suggerisce agli automobilisti la velocità ottimale di percorrenza lungo la Tangenziale.

Per la prima volta una flotta di utilitarie in servizio della Tangenziale di Napoli (Tana) e un’auto a guida autonoma, una Maserati GranCabrio Folgore equipaggiata con il robo-driver del Politecnico di Milano, connesse alla rete con antenne, hanno ricevuto indicazioni sulla velocità da tenere per evitare la propagazione di code. Questo è stato possibile grazie al sistema di ultima generazione sviluppato da Movyon, società tecnologica del Gruppo Aspi, che permette l’interazione tra l’infrastruttura ed i veicoli connessi ad antenne distribuite lungo la tratta e a dispositivi a bordo veicolo.

Come funziona: il Centro di controllo del traffico di Tangenziale di Napoli riceve i dati della viabilità e degli eventi stradali da sensori, portali e telecamere smart posizionati lungo il tratto stradale; il sistema sviluppato da Movyon alimenta un modello di traffico realizzato dall’Università di Napoli Federico II, che elabora e suggerisce la migliore velocità per fluidificare il traffico e ridurre le code; i veicoli connessi alla rete di conseguenza adeguano la propria velocità in funzione dell’indicazione ricevuta.


L’obiettivo dell’iniziativa, promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dei progetti del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), è quello di migliorare l’esperienza di viaggio, ottenendo il cosiddetto effetto "onda verde", riducendo le attese nel traffico e garantendo una mobilità sempre più efficiente e sicura.

In linea con gli studi e le simulazioni effettuate a livello internazionale, Movyon stima che l’adozione di questo sistema consenta potenzialmente una riduzione delle emissioni e dei tempi di percorrenza in una forbice tra il 5% e il 15% e una diminuzione degli incidenti tra il 10% e il 30%. In pochi giorni di utilizzo sulla Tangenziale di Napoli, il sistema ha già raccolto ed elaborato in media circa 3,5 milioni di dati di transito al giorno. Fra le informazioni classificate ci sono: la classe del veicolo, la direzione di marcia, corsia di marcia, velocità, lunghezza veicolo ed headway, ovvero la distanza temporale tra il veicolo e quello che lo precede.

Il futuro punta su tech e innovazione. Grazie al successo dei primi test di “Dynamic Speed Limit” nel tratot che va da Vomero a Fuorigrotta, si prevede entro la fine dell’anno di "attrezzare" con antenne e sensori tutta la percorrenza della Tangenziale di Napoli al fine di rendere l’intera infrastruttura di rete una Smart Road a tutti gli effetti. Questa sperimentazione sulla Tangenziale di Napoli potrebbe poi portare alla prima “bollinatura” Smart Road in Italia. Il Gruppo Autostrade per l’Italia prosegue così il suo percorso per la sperimentazione e lo sviluppo di soluzioni innovative a supporto dei veicoli a guida autonoma.