Il Sud Italia si conferma la terza Regione più attrattiva delMediterraneo, sui 20 paesi dell'area, e riduce il divario con la Spagna, mantiene il quinto posto nell'area economica, sale al secondo posto nell'area dotazione, quella legata a risorse e sostenibilità, ma scende dal quarto al quinto posto nell'Innovazione e cultura e dal settimo all'ottavo nell'area sociale. Inoltre, sono stati mappati investimenti nuovi o incrementali nel Sud Italia con orizzonte al 2030, per oltre 320 miliardi di Euroinvestiti, e più di 1 milione di occupati. Una criticità è rappresentata dai dazi USA che comporterebbero, nello scenario attuale, un calo fino a 1,8 miliardi di Euro nel valore complessivo delle esportazioni verso gli Stati Uniti, di cui 1 miliardo di Euro nelle filiere strategiche dell'Automotive, Agrifood, Aerospace e Farmaceutico. Sono alcune delle evidenze contenute nel
Libro Bianco presentato oggi nella giornata di apertura della quarta edizione del
Forum "Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo", organizzato da The European House – Ambrosetti (TEHA) a Sorrento (Grand Hotel Excelsior Vittoria) fino a domani.
"Le sfide del Sud Italia, nel quadro euro-mediterraneo, non sono di breve periodo e devono costantemente adattarsi a uno scenario fortemente incerto e instabile. È per questo che, oggi più che mai, uno strumento come il Libro Bianco che unisce analisi approfondite e proposte concrete e argomentate acquista un valore particolarmente significativo – ha affermato
Valerio De Molli, managing partner and CEO, The European House – Ambrosetti –. Il quadro del Sud che scaturisce dalla nostra analisi è quello di un'area che già oggi ha tutti gli elementi per smentire l'immagine stereotipata di elemento negativo e di peso per il paese ma che necessità di un ulteriore salto di qualità per consolidare i propri punti di forza. In questo senso, il Forum "Verso Sud" si sta rivelando una piattaforma preziosa che intendiamo continuare a sviluppare con l'aiuto delle istituzioni e dei nostri partner".
L'INDICE MSDI CONFERMA IL SUD COME TERZA AREA ATTRATTIVA NEL MEDITERRANEO TRA LUCI E OMBREIn base all'
edizione 2025 del Mediterranean Sustainable Development Index (MSDI), indice progettato da TEHA per misurare l'attrattività e la competitività del Sud Italia nell'area, su un orizzonte di 13 anni e per un totale di oltre 16.500 daticensiti, il Sud si conferma come la 3a regione più attrattiva tra i 20 paesi considerati nell'analisi socio-economica. In particolare, si posiziona al quinto posto nel dominio di analisi economico, al secondo posto nel dominio di dotazione (che considera gli asset a disposizione del territorio) con una posizione in più rispetto allo scorso anno, al quinto posto nel dominio di innovazione e cultura (una posizione in meno del 2024) e scende dal settimo posto all'ottavo nel dominio sociale. L'indice MSDI ha messo, quindi, in luce profili di attrattività, competitività e sostenibilità che dimostrano quanto il Sud Italia possa giocare il ruolo di baricentrodell'area euro-mediterranea. Infatti, dal 2021, anno di nascita di "Verso Sud", TEHA ha mappato investimenti nuovi o incrementali nel Sud Italia censiti da fonti dirette e/o fonti pubbliche e con orizzonte al 2030, per oltre 320 miliardi di Euroinvestiti e oltre 1 milione di occupati.
LA ZES (ZONA ECONOMICA SPECIALE) UNICA SI AFFERMA Il Libro Bianco identifica la
ZES Unica come una
opportunità strategica per rilanciare il Sud Italia, attrarre investimenti e valorizzare il territorio come motore di sviluppo per l'intero Paese, con una rilevante accelerazione negli ultimi 10 mesi. Delle 620 Autorizzazioni Uniche (AU) rilasciate dall'entrata in vigore della ZES Unica, 522 sono state rilasciate tra il 6 agosto e il 6 maggio (valore pari al 84,2% del totale). Il 47,4% delle AU rilasciate nel quadro normativo della ZES Unica ha come oggetto investimenti in Campania, seguita dalla Puglia (22,1%) e dalla Sicilia (14,7%).Complessivamente, nella cornice amministrativa della ZES Unica sono stati attivati 8,5 miliardi di Euro di investimenti i quali potranno determinare un impatto economico superiore a 22 miliardi di Euro. Per ogni Euro investito nella ZES Unica del Mezzogiorno se ne sono attivati 1,6 addizionali nell'economia.
LO STATO DI SALUTE DELL'ECONOMIA DEL SUD: SOFFRE L'AUTOMOTIVE. BENE ENERGIA, ECONOMIA DEL MARE, FOOD E PHARMA.L'Economia del Mare del Sud Italia rappresenta al 2023 il 32,2% del Valore Aggiunto (+42% rispetto al 2019) e il 37,3% degli occupati nazionali, garantendo al territorio la possibilità di qualificarsi come hub marittimo del Mediterraneo tramite un'opportuna espansione industriale, soprattutto nello sviluppo della cantieristica e dei porti. Per sviluppare ulteriormente questo settore, il Libro Bianco propone di rafforzare il coordinamento ed efficientare la governance del sistema portuale italiano e di promuovere lo sviluppo dell'intermodalità dei porti del Sud incentivando le connessioni ferro-mare. Inoltre, si ritiene necessario aumentare i contributi economici per la costruzione di navi competitive rispetto all'Asia, per sostenere gli effetti delle normative europee green (ETS, carburanti alternativi, ecc.) e per prevenire gli effetti della Trumponomics sulla cantieristica e sul trasporto marittimo. In
ambito energetico il Sud Italia può affermarsi come piattaforma euro-mediterranea, diventando macro-area chiave per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza energetica e decarbonizzazione italiani ed europei. Il Mezzogiorno produce infatti il 37% delle energie rinnovabili italiane e nel 2024, ha visto passare il 74,3% del totale di gas importato dai gasdotti rispetto al 59,5% nel 2023 e tra gennaio e metà aprile 2025, con la chiusura del gasdotto dalla Russia attraverso l'Ucraina, dal Sud Italia è passato l'81% del totale di gas importato dai gasdotti (vs 73,9% gen-apr2024). Il Libro Bianco propone di definire una strategia nazionale che valorizzi il contributo del Sud Italia nelle diverse dimensioni legate alla decarbonizzazione del Paese e all'autonomia energetica della regione, tra cui: bacini di accumulo, depositi costieri di GNL, corridoi energetici, batterie, eolico offshore, dissalazione, sistemi di cattura e accumulo della CO2. Il
rilancio delle filiere strategiche manifatturiere nel Sud Italia è essenziale per valorizzare le risorse del territorio e costruire uno sviluppo duraturo e inclusivo. Dal 2021 il numero delle imprese nel Sud è cresciuto in misura maggiore rispetto alle altre macroregioni italiane (+0,2%) mentre il Nord Est è cresciuto dello 0,1% e NordOvest e Centro sono arretrate rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%. Inoltre, il Valore Aggiunto del Sud è cresciuto del 15,9%, record in Italia. Considerando i quattro settori manifatturieri di eccellenza del Mezzogiorno (automotive, aerospazio, farmaceutico e agrifood), il quadro presenta luci e ombre. Ad esempio, nel 2024 gli
stabilimenti automobilistici del Sud hanno perso oltre 193mila unità (-31,4%) e tra il 2023 e il 2024, l'export automotive è diminuito del -32,3% nel Sud Italia, contro un calo del -7,0% nel Centro-Nord. Di contro, Campania e Puglia rientrano tra le prime 5 Regioni italiane per export del settore aerospazio e sono in corso importanti progetti nel settore in Puglia e Campania, per un totale di 60 milioni di Euro di investimenti. Nel
farmaceutico, le prime 4 Regioni per crescita dell'export sono nel Sud Italia e la crescita del settore è riscontrabile anche nel Valore Aggiunto delle imprese farmaceutiche del Sud Italia, con il Molise e la Puglia in testa a livello nazionale. Dal 2018 al 2023 il Valore Aggiunto del comparto è cresciuto del +55.467% in Molise e del +241% in Puglia, la Calabria al 4° posto (dopo le Marche) cresce del +113%. Per quanto concerne
l'Agrifood, al Sud si concentrano il 44,5% degli occupati della filiera nazionale, con Puglia e Sicilia ai primi posti in Italia e la Campania al quinto posto per Valore Aggiunto della Filiera Agrifood.
IL TURISMO CRESCE MA SERVONO INFRASTRUTTURE E INVESTIMENTIIl Libro Bianco sottolinea che il turismo nel Sud Italia mostra segnali di crescita, ma deve promuovere strategie mirate a valorizzare il patrimonio diffuso, sviluppare le infrastrutture, attrarre investimenti e diversificare l'offerta. La crescita media degli arrivi nel Sud Italia è del +31,7% nell'ultimo decennio: Basilicata (+55,4%), Sardegna (+45,5%) e Puglia (+44,4%) rappresentano le prime 3 Regioni italiane per crescita turistica tra il 2014 e il 2023. Basilicata (+172,6%) e Puglia (+144,9%) registrano anche la miglior performance di crescita di arrivi stranieri nel decennio. In generale resta però un ampio gap da colmare nel turismo internazionale: nel Sud Italia arriva il 14,3% del totale dei turisti stranieri. Resta centrale in tal senso il contributo del crocierismo: l'Italia è la prima destinazione in Europa e i porti del Sud sono cruciali (con Napoli quinta nel Mediterraneo). Permangono criticità legate alla bassa diversificazione e ad una insufficiente dotazione infrastrutturale. Su quest'ultimo aspetto il PNRR e il Gruppo FS intervengono con decisione. Nel Sud Italia
il Gruppo FS sta infatti realizzando una vera rivoluzione infrastrutturale, grazie a oltre
25 miliardi di Euro di investimenti PNRR. Tra le opere chiave: la linea AV Napoli–Bari, la Salerno–Reggio Calabria e la Palermo–Catania–Messina, che ridurranno sensibilmente i tempi di percorrenza e miglioreranno l'accessibilità. In parallelo, gli interventi riguarderanno l'elettrificazione delle linee, il potenziamento tecnologico (ERTMS) e la riqualificazione di 38 stazioni del Centro-Sud. Ogni giorno sono attivi circa 1.200 cantieri su tutto il territorio nazionale, di cui oltre la metà per nuove opere. Una trasformazione storica, comunicata ai cittadini con campagne dedicate e strumenti digitali per restare sempre aggiornati. Tramite il Contratto di Programma 2022-2026, infine,
RFI prevede 108 miliardi di Euro di investimenti, ai quali viene associato un effetto moltiplicativo pari ad 1,7, garantendo un impatto economico complessivo di 184 miliardi di Euro.
SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO: UNA SFIDA DA QUASI 46 MILIARDI DI EUROIl Libro Bianco identifica nella valorizzazione del capitale umano una delle sfide cruciali per l'Italia e per il Sud con ricadute enormi dal punto di vista economico. Oggi
le imprese italiane non riescono a trovare 2,5 milioni di lavoratori e il costo annuo di questo gap tra domanda e offerta è pari a 45,9 miliardi di Euro. Il Sud è particolarmente giovane rispetto resto dell'Italia: Campania, Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata sono tra le prime 6 Regioni italiane per incidenza di giovani tra i 15 e i 29 anni sulla popolazione (17,1% vs 15,0% media nazionale). Purtroppo, il numero di NEET nel Sud (27,9%) è ampiamente maggiore rispetto al Nord (13,5%) e al Centro Italia (15,3%) anche se il numero dei NEET in Basilicata, Sardegna e Sicilia che diminuisce più della media nazionale. Per cambiare questo scenario il Libro Bianco suggerisce di promuovere il contributo della formazione professionale e specializzazione tecnica (ITS), Contrastare il gap di competenze e rafforzare le competenze nei settori strategici, Sostenere l'energia imprenditoriale dei giovani.
L'OSSERVATORIO SUL PIANO MATTEILa quarta edizione del Forum "Verso Sud" ha visto l'avvio di
diverse iniziative legate al Piano Mattei: prima tra tutte, l'avvio dell
'Osservatorio TEHA Club sul Piano stesso. Il Piano Mattei prevede ad oggi l'attuazione di 22 progetti pilota, di cui 17 a dimensione prettamente nazionale e ulteriori 5 a carattere regionale o transnazionale. Tra i progetti più importanti vi è quello legato al Corridoio di Lobito, un'infrastruttura strategica ferroviaria che collegherà Lobito (Angola, sull'oceano Atlantico) a Luan (confine nordorientale dell'Angola), fino alla Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia. Rappresenta una via commerciale chiave per minerali, prodotti agricoli e petroliferi, e favorirà la crescita economica e l'integrazione regionale. TEHA Group ha stimato che verranno trasportate fino a 2 milioni di tonnellate all'anno di merce per un valore economico fino a 6,6 miliardi di Euro annui dei beni, con un dimezzamento dei tempi di transito (da 16 a 7 giorni).
UN'ACADEMY EURO-MEDITERRANEA PER COLTIVARE I TALENTI Consapevole dell'importanza cruciale del capitale umano e della crescita dei talenti per rendere concreta e duratura qualsiasi strategia di sviluppo, il Forum "Verso Sud" ha promosso il progetto di un'Academy del Mediterraneo, coerente con il Piano Mattei e che vedrà domani una tappa importante nella firma del protocollo "Verso Sud Academy" a cura dell'Associazione delle Università Arabe, l'Unione per il Mediterraneo, l'Università di NewGiza (Egitto), l'Università Euromed di Fez (Marocco), il Politecnico di Bari e l'Università Federico II di Napoli.