"Il
percorso verso un euro digitale e l'integrazione delle
nuove tecnologie digitali nelle transazioni wholesale rappresentano un momento
cruciale per l'Europa. Accogliendo queste innovazioni, possiamo
rafforzare la nostra sovranità monetaria,
migliorare la nostra competitività e aprire la strada a un sistema finanziario più
integrato e resiliente". E' quanto affermato da
Piero Cipollone, membro del Board esecutivo della BCE, intervenendo ad una conferenza su Euro digitale e il futuro dei pagamenti in Europa.
"Una valuta forte si accompagna anche a sistemi di pagamento solidi", ha sottolineato Cipollone, aggiungendo che il corretto funzionamento dei sistemi dei pagamenti ricade sotto la responsabilità della BCE.
"Con l'aumento della
preferenza per i pagamenti digitali e l'espansione del
commercio online, il ruolo del contante come soluzione di pagamento universale sta diminuendo. Rischiamo quindi di ritrovarci s
enza una soluzione europea che ci consenta di pagare in tutta l'area dell'euro in qualsiasi situazione", ha spiegati il banchiere, aggiungendo "per ripristinare il ruolo centrale del contante, dobbiamo integrare il contante fisico con il suo equivalente digitale, un euro digitale", che si rivela "essenziale per superare la frammentazione radicata e di lunga data del nostro mercato dei pagamenti".
Cipollone ha ricordato che "gli acquisti online rappresentano oltre un terzo delle nostre transazioni al dettaglio" e che "in assenza di una vera e propria soluzione di pagamento europea che funzioni in tutta l'area dell'euro, siamo rimasti fortemente dipendenti dai fornitori di servizi di pagamento esteri". Il banchiere ha poi messo in luce i
"vantaggi" che l'euro digitale porterà, come soluzione di pagamento digitale
sicura, affidabile e universalmente accettata, che integra il contante, riducendo al contempo la nostra dipendenza dai fornitori esteri.
"Guardando al futuro, la nostra dipendenza potrebbe presto estendersi alle stablecoin estere, il 99% delle quali è denominato in dollari", ha sottolineato l'esponente della BCE, parlando di "
tre sfide significative". "In primo luogo, dobbiamo garantire la nostra a
utonomia strategica e la sovranità monetaria". "In secondo luogo, dovremmo semplicemente chiederci perché non esista un
sistema di carte internazionale basato in Europa. Direi che è dovuto alla mancanza di competitività e innovazione. I fornitori di servizi di pagamento europei si concentrano sul proprio Paese d'origine e faticano a competere a livello europeo, per non parlare di quello globale". "In terzo luogo,
non disponiamo ancora di una soluzione di pagamento digitale che possa essere utilizzata in tutti i paesi dell'area dell'euro".
"
L'euro digitale renderebbe i pagamenti più convenienti. Fornirebbe un metodo di pagamento digitale complementare al contante, estendendone i vantaggi anche al mondo digitale" (corso legale, utilizzo off-line, semplicità e sicurezza, gratuità).
Parlando del
ruolo della Banca centrale nella definizione di un
mercato europeo degli asset digitali, Cipollone ha ricordato "attualmente, facilitiamo le transazioni tra istituti finanziari attraverso i nostri servizi TARGET: T2 elabora oltre il 90% dei pagamenti di importo elevato, mentre T2S gestisce le transazioni in titoli. Questi servizi hanno migliorato significativamente l'efficienza e l'integrazione delle piattaforme di post-trading in Europa".
Poi, il banchiere ha fatot cenno alle tecnologie emergenti come
DLT e tokenizzazione, sottolineando che hanno il potenziale per determinare un cambiamento radicale nei mercati all'ingrosso. "L'emergere di queste nuove tecnologie - ha affermaot - rappresenta
un'opportunità per creare fin dall'inizio un
mercato europeo dei capitali integrato per gli asset digitali – un'unione digitale dei mercati dei capitali – che contribuirebbe a canalizzare meglio i nostri risparmi verso impieghi produttivi e a rafforzare il potenziale di innovazione dell'Europa". DFi qui l'importanza di avere una
moneta digitale ufficiale della banca centrale.
"In quest'epoca di trasformazione, la
collaborazione è fondamentale. Dobbiamo riunire tutte le p
arti interessate – pubbliche e private, nazionali ed europee – per elaborare soluzioni che riflettano le diverse esigenze e prospettive di tutti gli europei. Insieme, possiamo sfruttare questi progressi tecnologici per costruire un ecosistema finanziario non solo più efficiente e innovativo, ma anche più inclusivo e sicuro", conclude Cipollone.