Cipollone (BCE): dipendenza da operatori pagamenti non europei compromette sovranità monetaria

Pubblicato il 08/04/2025
Ultima modifica il 08/04/2025 alle ore 16:24
Teleborsa
"Le motivazioni a favore dell'introduzione di un euro digitale sono forti e numerose e, a mio parere, convergono tutte verso un principio fondamentale: rafforzare l'autonomia strategica dell'Europa". Lo ha affermato Piero Cipollone, membro del Board della Banca centrale europea (BCE), dinanzi alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. "Se non agiamo, potremmo perdere il controllo della nostra infrastruttura finanziaria, diventare ancora di più dipendenti dai circuiti esterni e rischiare interruzioni nel funzionamento dei nostri sistemi bancari e creditizi", ha sottolineato.

"I pagamenti al dettaglio sono sempre più digitali - ha spiegato - I consumatori scelgono sempre più spesso di utilizzare mezzi di pagamento digitali nei negozi e anche di acquistare online. Ma per gran parte di queste operazioni dipendiamo da operatori non europei. Oggi i cittadini di 13 paesi dell'area euro si affidano esclusivamente a circuiti di carte internazionali o soluzioni elettroniche per i pagamenti nei negozi. Eventuali circuiti di carte di pagamento nazionali si basano a loro volta sul co-branding con i circuiti internazionali per consentire i pagamenti transfrontalieri nell'Eurozona. In un futuro non molto distante questa situazione potrebbe sfociare in una dipendenza da altri mezzi di pagamento privati, ad esempio stablecoin basate su valute estere".

Secondo Cipollone, "l'eccessiva dipendenza da operatori non europei compromette la nostra resilienza e la nostra sovranità monetaria. Inoltre rende evidente l'urgente necessità di un euro digitale. Se non agiamo, non soltanto ci esporremo a rischi significativi, ma ci lasceremo sfuggire anche una grande opportunità".

Nel corso del suo intervento, ha spiegato che "malgrado la rapida digitalizzazione dei pagamenti al dettaglio, il contante resta un cardine del sistema finanziario europeo e costituisce attualmente il nostro unico mezzo di pagamento garantito direttamente dalla banca centrale". "In tempi di crisi, ad esempio in caso di attacchi informatici o interruzioni delle forniture di energia, il contante resta uno strumento affidabile", ha fatto notare. La BCE accoglie quindi "con grande favore la proposta di regolamento che disciplina il corso legale delle banconote e delle monete in euro. Come abbiamo scritto nel nostro parere, questo regolamento dovrebbe chiaramente vietare ai rivenditori al dettaglio e ai fornitori di servizi di escludere unilateralmente a priori l'uso del contante".

"A causa della frammentazione dei mercati dei pagamenti, i prestatori di servizi di pagamento europei spesso non possono operare su una scala sufficiente a offrire i propri servizi in tutta l'UE - ha sostenuto Cipollone - Questa situazione fa il gioco dei fornitori non europei che possono offrire i loro servizi a livello europeo, e anche su scala internazionale". L'esperto ha sottolineato che "i dati dimostrano che i circuiti di carte domestici stanno perdendo quote di mercato in tutta Europa, mentre quelli internazionali applicano commissioni elevate alle banche e ai commercianti europei. Allo stesso tempo la crescente popolarità dei portafogli digitali come PayPal o Apple Pay espone le banche europee a ulteriori deflussi di commissioni e di dati".

"Le recenti misure adottate dalla nuova amministrazione statunitense per promuovere le criptoattività e le stablecoin basate sul dollaro destano timori per la stabilità finanziaria e l'autonomia strategica dell'Europa - ha detto il funzionario della BCE - Potrebbero infatti determinare non solo altre perdite di commissioni e dati, ma anche il trasferimento di depositi in euro verso gli Stati Uniti e l'ulteriore rafforzamento del ruolo del dollaro nei pagamenti transfrontalieri".

Secondo Cipollone, "l'euro digitale offrirebbe ai consumatori europei un'opzione di pagamento digitale semplice e sicura, gratuita per le funzionalità di base, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di pagamento in tutta l'area dell'euro e di garantire al tempo stesso il rispetto della privacy. Inoltre metterebbe al riparo i commercianti europei da commissioni eccessive imposte dai circuiti di carte internazionali, conferendo loro maggiore potere contrattuale nel negoziare le condizioni di servizio. Un altro punto di forza dell'euro digitale è la funzionalità offline; renderebbe i nostri pagamenti quotidiani più resilienti perché consumatori e commercianti potrebbero usare l'euro digitale anche senza connessione di rete".