Dazi, Urso: export Made in Italy ha retto, mantenere approccio costruttivo

Pubblicato il 14/05/2025
Ultima modifica il 14/05/2025 alle ore 11:53
Teleborsa
"Dobbiamo prendere atto che l'annuncio dei dazi al momento non ha avuto effetti negativi sull'export verso gli Usa, che anzi è significativamente aumentato nei primi tre mesi dell'anno con un +11,8% rispetto a un anno prima", questo "non è altrettanto avvenuto per altri Paesi europei, sia per il fenomeno naturale di accumulo di scorte nel timore dei dazi, ma anche verosimilmente per la forza intrinseca davvero del Made in Italy cui gli americani non vogliono rinunciare" Lo ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso durante un'informativa al Senato sottolineando che "ci saremmo fatti male da soli se avessimo seguito chi voleva reagire con altre misure ritorsive innescando un escalation difficile poi da fermare".


Urso ha, dunque, invitato a evitare "reazioni muscolari" nei confronti dei dazi Usa, e a "fornire massimo supporto alla Commissione europea in uno spirito costruttivo e coeso".

Ove il quadro fosse quello prospettato e non cambiasse, il centro studi del ministero ha stimato un impatto del 10% sull'export italiano negli Usa in caso di dazi reciproci al 20%, e del 6,5% ove si pervenisse a un dimezzamento", ha detto Urso sottolineando che i dazi Usa non avrebbero un forte impatto sull'export di auto, focalizzato sul lusso, ma avranno "un impatto molto significativo sulla filiera delle componenti automotive che produce per l'alta gamma tedesca". Idem per la farmaceutica, "per noi molto importante come voce dell'export verso gli Usa" se Trump mettesse in pratica il piano appena annunciato relativo ai farmaci.