Partenza dimessa per la borsa di Wall Street, dopo l'
inflazione americana sotto le attese degli analisti. Nel mese di aprile, i prezzi al consumo sono saliti del 2,3%, meno delle attese che scommettevano su un aumento del 2,4%, segnando l'aumento minore da febbraio 2021. Su base mensile il rialzo è stato dello 0,2%, anche in questo caso inferiore rispetto alle previsioni del mercato. L'indice core, quello al netto di energia e alimentari, ha segnato su base annuale un aumento del 2,8% e su base mensile dello 0,2%.
Il dato finale dell’inflazione CPI, pari al 2,3% su base annua, rappresenta probabilmente un
sollievo per la Federal Reserve, spiega Alexandra Wilson-Elizondo, global co-head and co-chief investment officer of Multi-Asset Solutions di Goldman Sachs Asset Management. Tuttavia, gli aggiustamenti di prezzo più consistenti legati ai dazi dovrebbero manifestarsi nei prossimi mesi. Per questo, aggiunge l'analista, "continuiamo ad attenderci un
atteggiamento attendista da parte della Fed nel breve periodo, con mercati guidati dalle notizie relative alle trattative e ai compromessi politici".
Tra gli indici statunitensi, il
Dow Jones scambia con un calo dello 0,42%, mentre, al contrario, l'
S&P-500 rimane a 5.852 punti. Positivo il
Nasdaq 100 (+0,45%); sulla parità l'
S&P 100 (+0,19%).
Ieri, i tre indici principali hanno registrato un'ottima performance, incoraggiati dalla distensione sul fronte commerciale tra Stati Uniti e Cina. Oggi, questo entusiasmo viene frenato dai dati sull'indice dei prezzi al consumo, cruciali per valutare il percorso della Federal Reserve in materia di tassi d'interesse, sebbene l'impatto dei dazi probabilmente non si vedrà ancora.