Dopo la
pubblicazione del primo studio dedicato alle banche italiane non quotate,
Standard Ethics ha annunciato il
secondo approfondimento focalizzato sul settore assicurativo. L'obiettivo è valutare l'allineamento ai temi di Sostenibilità, così come volontariamente indicati dalle organizzazioni internazionali (Onu, Ocse e Ue), da parte delle maggiori compagnie non quotate italiane.
La selezione è avvenuta considerando le compagnie nazionali con
ricavi oltre i 50 milioni di euro, escludendo società appartenenti a gruppi assicurativi esteri o quotati, nel caso di compagnie del settore bancario, privilegiando le subholding.
La ricognizione di Standard Ethics osserverà la
capacità delle società considerate di interpretare e semplificare i temi di Sostenibilità. Nello specifico: la qualità delle comunicazioni pubbliche in ambito ESG Risk Management, governance, politiche ESG per il credito e gli investimenti; reperibilità di policy e Codici Etici, nonché il loro allineamento alle indicazioni internazionali; presenza di rating indipendenti forniti alla società in conformità al costituendo albo Ue delle agenzie di rating ESG.
La
pubblicazione dello Studio è attesa
entro il prossimo giugno. Le compagnie quotate
Assicurazioni Generali,
REVO Insurance e
Unipol Assicurazioni verranno prese come riferimenti per comparazioni.
Le
società assicurative sotto analisi sono: Assicuratrice Milanese, Assimoco, Banco BPM Vita, BCC Vita, Bene Assicurazioni Società Benefit, Credem Assicurazioni, Credemvita, Cronos Vita Assicurazioni, Intesa SanPaolo Assicurazioni, ITAS Mutua, Le Assicurazioni di Roma - Mutua Assicuratrice Romana, Mediolanum Vita, Poste Vita, Prima Assicurazioni, Reale Mutua, SACE, Sara Assicurazioni, Vittoria Assicurazioni.
(Foto: toppercussion | 123RF)