Rebuild 2025: "La sostenibilità crea valore solo se lo genera davvero"

Bisogna ripensare ad un approccio di lungo termine alla sostenibilità, fondamentale per sviluppare progetti funzionali e duraturi e stimolare sinergia tra pubblico e privato, anche in ottica di investimento. Il caso del progetto di rigenerazione di Palermo, realizzato per il bando "Reinventing Cities" ne è un esempio virtuoso.
Pubblicato il 08/05/2025
Ultima modifica il 08/05/2025 alle ore 17:14
Teleborsa
La sostenibilità acquista valore solo se la genera. I criteri ESG, definiti con trasparenza, sono essenziali per misurare l'impatto nei progetti. Un approccio sostenibile integra tre dimensioni fondamentali: economica, ambientale e sociale. Le certificazioni garantiscono standard elevati, mentre i criteri ESG si integrano nei processi di governo del territorio. L'uso di materiali bio-based e soluzioni a basso impatto riducono sprechi ed emissioni, promuovendo l'economia circolare. Le nuove strategie costruttive, come l'off-site e il design for disassembly, migliorano la durabilità e il riuso degli edifici. Il benessere degli occupanti, la sicurezza dei lavoratori e l'inclusività degli spazi rispondono ai principi sociali della sostenibilità. Un caso esemplificativo è quello del progetto di evoluzione e rigenerazione urbana della città di palermo, illustrato durante Rebuild 2025 da Maurizio Carta, Professore di urbanistica e assessore alla rigenerazione urbana del Comune di Palermo: "Palermo sta reimmaginando i prossimi vent'anni della sua evoluzione urbana a partire da un rinnovato rapporto con il mare. Un mare che torna ad essere elemento di prosperità e per noi tutta la linea di costa è il nuovo "cardo" della città, lungo il quale esistono già le più grandi opportunità, sia in termini ambientali che funzionali. C'è un porto di grandissima rilevanza, ma ci sono anche alcune delle aree dismesse e in trasformazione su cui stiamo puntando. Una di queste, che è quella che abbiamo raccontato qui a Rebuild, è la Chimica Arenella, 86.000 mq e 210.000 mq di rigenerazione urbana, che abbiamo sottoposto all'attenzione internazionale del Bando Reinventing Cities. Da qui ci aspettiamo non soltanto delle idee importanti, ma anche delle modalità di realizzazione di grandissimo interesse"


"La cosa interessante secondo me è che qui siamo soggetti che hanno anime completamente diverse, quindi un soggetto privato che ha un interesse importante verso quello che è il ritorno economico, e soggetti pubblici che possono essere il Comune di Palermo, Reinventing Cities o CDP" ha aggiunto aggiunge Lina Scavuzzo, Development Director Lendlease, società immobiliare e di infrastrutture con sede a Sydney, specializzata nella gestione di investimenti e nella rigenerazione urbana - "Sono tutti soggetti diversi, ma la cosa che nasce e viene fuori è che c'è un'esigenza di coesione, di struttura sistemica tra diverse parti, e il provare ad andare oltre a quelli che sono i criteri prestabiliti per provare a capire cosa è che veramente porta innovazione ai processi, ed è ormai chiaro che il partenariato pubblico-privato diventa veramente fondamentale in questa ottica, perché da una parte il pubblico può portare quelli che sono strumenti e terreni, creando una importante relazione col contesto, mentre dall'altra parte il privato può portare sia il know-how che capitale economico, che può essere messo a disposizione. La cosa importante però è che dalla parte del pubblico, o di chi può finanziare questo tipo di progetti, arrivi anche un approccio paziente nel pensare che questi progetti non hanno sempre uno sviluppo lineare, ma sono dei progetti che possono avere dei momenti di picco e dei momenti invece di "arresto". Quindi bisogna iniziare a pensare a una sostenibilità che sia a lungo termine e che abbia delle caratteristiche diverse rispetto a quello che è il progetto di un singolo asset, perché stiamo parlando di sistemi urbani e di pezzi di città".

(Foto: Pnel sul caso della rigenerazione urbana della città di Palermo)