FED, tassi fermi (nonostante pressing Trump): crescono rischi inflazione e disoccupazione

Anche in scia ai timori che i dazi possano scatenare nuove pressioni
Pubblicato il 08/05/2025
Ultima modifica il 08/05/2025 alle ore 08:41
Teleborsa
Ancora in modalità "wait and see" la Fed che lascia invariato il costo del denaro con i tassi di interesse che restano fermi in una forchetta fra il 4,25% e il 4,50%. In particolare, la Banca centrale americana segnala preoccupazioni crescenti sull'economia che si trova ad affrontare crescenti rischi di aumento della disoccupazione e dell'inflazione anche in scia ai timori che i dazi di Donald Trump possano scatenare nuove pressioni.

Sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, gli indicatori recenti suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto - si legge nello statement pubblicato al termine della riunione - Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide. L'inflazione rimane piuttosto elevata".

"Nonostante l'incertezza, l'economia resta in una posizione solida", ha detto Powell, sottolineando che alla Federal Reserve "riteniamo che la linea attuale ci metta in una buona posizione per rispondere tempestivamente a potenziali nuovi sviluppi". In conferenza stampa Powell ha affermato che la banca centrale non intende tagliare preventivamente i tassi, poiché l'inflazione è ancora al di sopra dell'obiettivo, con previsioni di un ulteriore potenziale aumento dell'inflazione nel breve termine. "Non è una situazione in cui possiamo essere preventivi, perché in realtà non sappiamo quali saranno le risposte giuste ai dati finché non ne avremo di più", ha affermato.

“Per il momento la Fed rimane in una fase di attendista, aspettando che l'incertezza si dissipi. Gli ultimi dati sull'occupazione, migliori del previsto, hanno sostenuto la posizione attendista della Fed, e ora spetta al mercato del lavoro indebolirsi a sufficienza per consentire una ripresa del ciclo di allentamento monetario. Tuttavia, qualsiasi indebolimento del mercato del lavoro potrebbe richiedere diversi mesi per emergere chiaramente, e riteniamo che sia più probabile che la Fed mantenga i tassi invariati anche nel meeting del prossimo mese”, sottolinea Ashish Shah, CIO of Public Investing di Goldman Sachs Asset Management a commento della decisione della Fed.

(Foto: Salvatore Cavalli)