Bank of England taglia tassi al 4,25%. Comitato spaccato

Pubblicato il 08/05/2025
Ultima modifica il 08/05/2025 alle ore 13:07
Teleborsa
Il Comitato di Politica Monetaria (MPC) della Bank of England ha votato a maggioranza di 5 a 4 per ridurre il tasso di riferimento di 25 punti base, al 4,25%, centrando le attese del mercato. Due membri avrebbero preferito ridurre il tasso di 50 punti base, al 4%. Due membri avrebbero preferito mantenere il tasso al 4,5%.

La banca centrale ha spiegato che l'incertezza che circonda le politiche commerciali globali si è intensificata dopo l'imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti e le misure adottate in risposta da alcuni dei suoi partner commerciali. Successivamente si è verificata volatilità sui mercati finanziari e i tassi di interesse impliciti nel mercato si sono abbassati. Le prospettive di crescita globale si sono indebolite a causa di questa incertezza e dei nuovi annunci di dazi, sebbene gli impatti negativi sulla crescita e sull'inflazione del Regno Unito siano probabilmente minori.

Il Rapporto di maggio della Bank of England delinea due scenari illustrativi. In uno scenario, si potrebbe verificare una minore offerta e una maggiore persistenza di salari e prezzi interni, anche a causa degli effetti di secondo impatto legati all'aumento a breve termine dell'inflazione misurata dall'indice dei prezzi al consumo (IPC). In un altro scenario, le pressioni inflazionistiche potrebbero attenuarsi più rapidamente a causa di una maggiore o più duratura debolezza della domanda rispetto all'offerta, riflettendo in parte le incertezze a livello globale e nazionale.

Sulla base dell'evoluzione della visione del Comitato sulle prospettive di inflazione a medio termine, "un approccio graduale e cauto all'ulteriore allentamento delle restrizioni della politica monetaria rimane appropriato", si legge nello statement. La politica monetaria "dovrà continuare a rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo, fino a quando i rischi per un ritorno sostenibile dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine non si saranno ulteriormente dissipati".