La
digitalizzazione dell’edilizia sta rivoluzionando processi, efficienza e profittabilità del settore contribuendo al processo di industrializzazione. Le parole d’ordine della filiera oggi sono
innovazione e sostenibilità. Sistemi come il Building Information Modeling (BIM), l’intelligenza artificiale e la robotica migliorano la gestione dei progetti, riducono sprechi e tempi di lavoro, ottimizzano i costi e facilitano la collaborazione nella filiera. La
prefabbricazione avanzata consente di spostare le lavorazioni fuori dal cantiere, riducendo tempi, costi e impatto ambientale. Tecniche come il
retrofit e l’off-site rafforzano un approccio costruttivo più sicuro, sostenibile e tecnologicamente avanzato, delineando un futuro in cui digitale e costruzioni si integrano per una maggiore efficienza. E' quanto emerso nel corso di
Rebuild 2025, primo evento italiano sull'innovazione sostenibile dell'ambiente costruito, in corso a Riva del Garda.
"I
processi digitali sono oramai a disposizione di tutti - spiega
Marco Dal Mas, Chief Technology Officer di
EDERA - anche nel settore delle costruzioni, che può facilmente accedervi ed applicarli in processi e tecnologie capaci di
ridurre in modo significativo le
tempistiche esecutive e anche i
costi finali".
"Per le nuove costruzioni,
l'off-site, l'approccio che sposta la produzione dal cantiere alla fabbrica, offre già grandi evidenze di
compressione dei tempi fino a 40-50%. Questo consente, anche a fronte di costi leggermente superiori in una fase iniziale di appalto, una grande
compressione dei costi finanziari, quindi di esposizione finanziaria, che permette di riabbassare e rendere maggiormente conveniente un intervento di nuove costruzioni con un approccio off-site invece che tradizionale".
"Sul fronte delle
riqualificazioni, che oggi impegna l'80% del mercato delle costruzioni e presenta un maggior potenziale di sviluppo nei prossimi anni, la
strada è ancora lunga, ma anche qui i processi digitali guidano un
percorso che parte dalla scansione 3D di un edificio esistente, sino alla realizzazione di un
twin model, che poi diventa la base per il
progettista che si occupa della progettazione in digitale integrata - impianti, architettura e strutture - e passa poi in fabbrica per il
produttore, che lo utilizza per realizzare i shop-drawing e produrre i componenti prefabbricati che arriveranno in cantiere e, sempre attraverso strumenti digitali, arriveranno poi
all'impresa di costruzioni che lo impiegherà nel cantiere, gestendo la logistica, le sequenze di installazioni, tempistiche e sicurezza".
"Questo
strumento digitale rimarrà in mano al committente, che lo gestirà per tutto il
ciclo di vita, in un'ottica finale di lungo termine e anche di disassembly, quindi di
circolarità finale di questo processo, che oggi è un'opportunità concreta".
"Dal punto di vista delle riqualificazioni la strada è ancora lunga", ribadisce Dal Mas, concludendo "ci stiamo lavorando con Edera e con Energiesprong Italia".
(Foto: Marco Dal Mas, Direttore Tecnico di Edera)