Mediocredito Centrale, utile primo trimestre sale a 30,2 milioni di euro

Pubblicato il 07/05/2025
Ultima modifica il 07/05/2025 alle ore 15:35
Teleborsa
Il Gruppo Mediocredito Centrale ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un utile netto consolidato pari a 30,2 milioni di euro, rispetto a 26,6 milioni al 31 marzo 2024. Il risultato mostra una positiva performance di tutte le banche del Gruppo, con la Capogruppo MCC che ha conseguito un utile di 9,1 milioni (rispetto a 9,3 milioni al 31 marzo 2024), BdM Banca che ha registrato un utile di 15 milioni (rispetto a 8,7 milioni al 31 marzo 2024) e Cassa di Risparmio di Orvieto - classificata tra le attività in via di dismissione a partire dal 31 dicembre 2024 - che ha rilevato un utile di 2,4 milioni (rispetto a 2,9 milioni al 31 marzo 2024). Al risultato aggregato delle tre banche, pari a 26,4 milioni (21 milioni al 31 marzo 2024), si aggiungono effetti positivi di consolidamento per 3,7 milioni.

Tra i principali indicatori: +21,4% commissioni nette pari a 45,4 30,2 milioni di euro, rispetto a 37,4 milioni al 31 marzo 2024. In crescita le commissioni da servizi di investimento (+39,5%), da gestione delle garanzie pubbliche (+16,5%), da consumer finance (+12,8%) e da attività bancaria (+7,9%); +24,1% il margine di intermediazione, pari a 130,4 30,2 milioni di euro, rispetto a 105,1 milioni al 31 marzo 2024; riduzione del cost income che al 31 marzo 2025 si attesta al 61,2% rispetto al 76,7% del 31 marzo 2024.

Crescono gli impieghi netti a clientela, pari 8,81 miliardi di euro (rispetto a 8,67 miliardi al 31 dicembre 2024, +1,6%). Continua il supporto all'economia: erogati nei primi tre mesi 540 milioni di euro (+25% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) a favore del tessuto imprenditoriale e delle famiglie, di cui oltre 2/3 destinati al Mezzogiorno. La raccolta diretta si attesta pari a 11.622,7 30,2 milioni di euro (+2,4% rispetto a 11.353,8 milioni al 31 dicembre 2024).

Grado di copertura dei crediti deteriorati su base aggregata in crescita al 48% (45,9% a fine 2024) grazie all'incremento degli accantonamenti in coerenza con il programma di derisking Pegasus. Stabile l'NPL ratio lordo e netto pari rispettivamente al 5,4% e 2,9% rispetto al 5,3% e al 3% del 31 dicembre 2024. Includendo i titoli deteriorati coperti da GACS, l'NPL ratio lordo è pari al 6,4% e l'NPL ratio netto è pari al 4%, entrambi stabili rispetto al 31 dicembre 2024.