Il
conclave per eleggere il nuovo Papa inizierà mercoledì 7 maggio. La decisione è stata presa durante la quinta congregazione generale dei cardinali. In programma, la mattina la messa "Pro eligendo Pontifice" e nel pomeriggio l’ingresso nella Cappella Sistina e l’inizio delle votazioni.
Se non si raggiungerà subito una decisione, nei giorni successivi sono previste due votazioni al mattino e due al pomeriggio. Intanto,
la Sistina è stata chiusa per i lavori preparatori, inclusa l’installazione della stufa e del camino per le fumate. Le congregazioni generali proseguiranno nei prossimi giorni (escluse il primo maggio e domenica 4), insieme alle messe dei 'novendiali', per mettere a punto gli aspetti procedurali e discutere il futuro della Chiesa e il profilo del prossimo Pontefice. La scelta richiederà una maggioranza qualificata di due terzi; se si arrivasse alla 33ª o 34ª votazione, si procederà con un ballottaggio tra i due candidati più votati, mantenendo la soglia dei due terzi.
Con il cardinale decano Re e il vice Sandri fuori per limiti di età,
la presidenza del Conclave spetterà a Pietro Parolin, attuale segretario di Stato e tra i possibili papabili. Re guiderà invece la messa iniziale. Parolin ha avuto un ruolo chiave anche nei recenti incontri con Trump e Zelensky in Vaticano. Oltre 130 cardinali elettori sono già a Roma, con
oltre 180 presenti alle congregazioni. Le discussioni hanno toccato temi cruciali come evangelizzazione, abusi, dialogo interreligioso e sfide della modernità.
La lieve posticipazione del Conclave è dovuta a questioni logistiche e alla necessità di ascoltare tutti i cardinali. Per gli alloggi, oltre a Santa Marta, si valuterà l’uso della vicina Santa Marta Vecchia. Infine,
un forte richiamo spirituale è arrivato dal cardinale vicario di Roma, Baldo Reina: "Non è tempo di tattiche o potere, ma di entrare nel sogno di Dio, come ci ha insegnato Papa Francesco".