TLC, Asstel al Tavolo di Settore Telecomunicazioni con Urso e Calderone

Sarmi: "Bene prime misure del Governo e il riconoscimento del CCNL Tlc riferimento del CRM/BPO"
Pubblicato il 24/04/2025
Ultima modifica il 24/04/2025 alle ore 19:59
Teleborsa
"L'ecosistema delle TLC sta vivendo una trasformazione importante: attori tradizionali e nuovi collaborano e competono per offrire connettività e servizi di valore al Paese. Le imprese svolgono un ruolo strategico per la transizione digitale in atto e per raggiungere importanti traguardi in termini di innovazione, copertura, velocità e diffusione dei servizi nonché nel conseguire pienamente gli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR". È quanto ha affermato il presidente di Asstel – Assotelecomunicazioni, Massimo Sarmi, al "Tavolo di Settore delle Telecomunicazioni" che si è svolto oggi alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone.

Nel corso dell'incontro, Sarmi ha evidenziato come l'ecosistema delle TLC rappresenti il pilastro del progresso tecnologico e della competitività del Paese. "Il processo di trasformazione delle telecomunicazioni italiane ed europee – ha detto Sarmi – induce ad una articolata riflessione sul futuro dell'ecosistema, sugli interventi urgenti a garantirne la sostenibilità economica e l'occupabilità delle persone e la necessità di dotare il Paese di reti digitali adatte a supportarne la competitività, la sicurezza e l'autonomia".

Sarmi ha sottolineato le criticità che concorrono a determinare lo stato di difficoltà della filiera Tlc: nonostante il saldo di cassa abbia visto una diminuzione pari a -10 miliardi di euro e i ricavi siano scesi di oltre 7 miliardi di euro tra il 2013 e il 2023, gli operatori hanno garantito elevati investimenti, pari a 85 miliardi di euro nel medesimo periodo, relativi in particolare alla realizzazione dell'infrastruttura broadband con reti VHCN e 5G e agli investimenti per l'acquisto e il rinnovo delle licenze. Tale complessa dinamica economica, particolarmente avvertita nel mercato del CRM/BPO, riverbera i suoi effetti anche sul lavoro di oltre 200mila persone, con le imprese impegnate a sostenere la stabilità occupazionale e ad investire sulla formazione permanente e certificata, attraverso percorsi di ampliamento e consolidamento delle competenze delle proprie persone per dotarle degli strumenti necessari ad affrontare le sfide della trasformazione digitale.