Haiki+, Integrae SIM avvia copertura con Buy e TP a 1,15 euro

Pubblicato il 24/04/2025
Ultima modifica il 24/04/2025 alle ore 14:55
Teleborsa
Integrae SIM ha iniziato la copertura sul titolo Haiki+, holding di partecipazioni attiva nel business dell'ambiente e dell'economia circolare nata tramite scissione da Innovatec. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 1,15 euro per azione (con un upside potenziale del 95%), mentre il giudizio sul titolo è "Buy".

Sulla base dei risultati prospettici delineati dal Gruppo nel piano industriale 2025-2027, le previsioni degli analisti recepiscono la traiettoria di crescita sottostante, adottando tuttavia un approccio più prudenziale sia in termini di ricavi che di marginalità. In particolare, si aspettano un'evoluzione moderata da ipotesi più caute sui tempi di ramp-up e di integrazione delle nuove realtà (non considerate nel triennio), portando il valore della produzione atteso da 231 milioni di euro nel 2025 a 297 milioni di euro nel 2027 (CAGR FY25-FY27: 13,4%), con un delta rispetto al piano comunque minore del -10,0%.

L'EBITDA margin sarà in progressiva espansione, passando dal 16,5% nel 2025 al 19,0% nel 2027. Questo miglioramento deriva principalmente dal maggiore grado di internalizzazione delle attività, che consente di assorbire una quota crescente di rifiuti all'interno della rete impiantistica proprietaria, riducendo il ricorso a terzisti e migliorando la leva operativa. L'incremento della marginalità, seppur sempre trainata dalla BU Mines, è sostenuto anche dal maggiore contributo delle divisioni a più alto valore aggiunto, in particolare Haiki Electrics e Haiki Recycling, il cui peso relativo sul mix di ricavi è atteso in aumento grazie alla messa a regime degli impianti e all'avvio delle nuove linee di trattamento. Anche la progressiva industrializzazione del sistema Cobat dovrebbe contribuire all'efficienza complessiva, trasformando attività di pura intermediazione in flussi ad elevata marginalità.

Tra i punti di forza della società vengono citati: Rete proprietaria e capillare su tutto il territorio italiano; Parco 20+ impianti di proprietà che consente di operare nelle principali filiere della gestione dei rifiuti, inclusi imballaggi, RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), pile e accumulatori, materiali compositi, tessili e plastiche; One-stop-shop: unico punto di contatto per tutte le operazioni legate all'economia circolare; Politiche europee e nazionali favorevoli alla transizione ecologica e alla gestione sostenibile dei rifiuti; Investimenti in tecnologie innovative per il riciclo in settori emergenti (batterie a litio, rifiuti tessili) settori emergenti grazie agli investimenti in tecnologie innovative per il riciclo; Elevate barriere all'entrata in termini di infrastruttura, capitale, track record, autorizzazioni; Haiki+ vanta un solido network di partner strategici per ottimizzare la gestione dei rifiuti.

Le opportunità del mercato indicate sono: Ampissimo potenziale di espansione delle attività vista la dimensione del mercato; Elevata capacità di crescita per acquisizioni, visto il mercato frammentato; Crescita domanda di soluzioni di economia circolare e per la gestione specializzata dei materiali critici; Aumento della necessità di gestione dei rifiuti industriali e speciali; Espansione del landfill mining come opportunità di valorizzazione delle discariche e per il recupero di materiali dai rifiuti interrati.

Il maggiori punti deboli della società sono: Il modello di business è altamente capital-intensive e richiede investimenti costanti per sostenere la crescita; Dipendenza da regolamentazioni molto complesse e soprattutto iter autorizzativi molto lunghi; Esposizione ai costi energetici e ai prezzi delle materie prime seconde.

Inoltre, i maggiori rischi del mercato sono: Concorrenza con grandi multiutility e operatori globali; Rischio di variazioni normative e politiche ambientali; Fluttuazione dei prezzi delle materie prime seconde; Carenza di impianti per il trattamento e la gestione dei rifiuti speciali; Rischio di ritardi nell'operatività dei progetti ancora in fase di realizzazione.

(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash)