Il listino USA continua la seduta poco sotto la parità, con la fiducia degli investitori che continua a deteriorarsi per l'incertezza dovuta alla nuova guerra commerciale di Donald Trump. In serata atteso un intervento del numero uno della Fed Jerome Powell.
Sul fronte macroeconomico le
vendite retail, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in marzo sono cresciute del 4,6% annuo, contro il 3,5% della lettura finale di febbraio (4,2% in gennaio). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece salite dell'1,4% contro lo 0,2% precedente (1,2% il declino di gennaio) e il rialzo dell'1,2% del consensus. La Federal Reserve ha comunicato che a marzo l'indice della
produzione industriale ha fatto segnare variazioni pari a -0,3% rispetto al mese precedente (consensus -0,2%) e +1,3% su base annua dopo quelle pari a +0,7% m/m e +1,4% a/a di febbraio. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 77,8% (consensus 78,0%) dopo il 78,2% di febbraio.
Tra gli indici statunitensi, il
Dow Jones lima lo 0,65%; sulla stessa linea, vendite diffuse sull'
S&P-500, che continua la giornata a 5.326 punti. Depresso il
Nasdaq 100 (-2,13%); con analoga direzione, in netto peggioramento l'
S&P 100 (-1,77%).
Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore
energia. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
informatica (-3,27%),
beni di consumo secondari (-1,48%) e
telecomunicazioni (-1,39%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Travelers Company (+2,60%),
Chevron (+1,70%),
United Health (+1,19%) e
Boeing (+0,83%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Amgen, che prosegue le contrattazioni a -3,29%.
Sotto pressione
Intel, che accusa un calo del 3,20%.
Scivola
Apple, con un netto svantaggio del 2,39%.
In rosso
Microsoft, che evidenzia un deciso ribasso del 2,37%.
Tra i
protagonisti del Nasdaq 100,
Diamondback Energy (+4,21%),
Baker Hughes Company (+1,18%),
Coca-Cola Europacific Partners (+0,98%) e
MongoDB (+0,90%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Nvidia, che continua la seduta con -7,82%.
Scende
Advanced Micro Devices, con un ribasso del 7,27%.
Crolla
ASML Holding, con una flessione del 5,52%.