La seconda giornata nazionale del Made in Italy, che si celebrerà domani è
"un evento importante anche perché ci fa capire quali sono i comparti su cui bisogna rafforzare il nostro sistema produttivo, perché se è vero che la gran parte delle nostre esportazioni sono trainate sicuramente da settori in qualche misura considerati tradizionali, tipici come l'alimentazione, l'abbigliamento e quindi anche l'arredo e il design, che restano le voci principali delle nostre esportazioni", questo oggi "non ci basta più".
Lo ha detto il ministro di imprese e
Made in Italy, Adolfo Urso nel suo intervento oggi a Brindisi, alla conferenza sulla Blue Economy "I domini del Blu, Il dominio del Blu", in occasione della tappa del Tour mondiale della nave Amerigo Vespucci.
"Come abbiamo identificato e indirizzato nel documento strategico
Made in Italy 2030, presentato a settembre a imprese sindacati, Regioni e Parlamento, accanto a questi quattro settori ne indichiamo altri sei, che possono anche essi essere di serie A per giungere
a un'offerta produttiva più articolata - ha detto Urso - e anche con maggiori innovazioni tecnologiche e tra questi nuovi settori vi sono alcuni che riguardano i nuovi domini", come l'aerospazio e la Blue Economy.