Seduta mista per i mercati azionari europei, dove Londra si muove in rialzo, Milano e Francoforte in ribasso, e il resto del Vecchio Continente vicino alla parità. L'attenzione degli investitori è ancora rivolta alle
tensioni commerciali globali, dopo che la Cina ha annunciato l'aumento dei dazi su tutti i prodotti statunitensi al 125% a partire da domani, dopo che le tariffe statunitensi sui prodotti cinesi sono state portate al 145%. Intanto, il calo del dollaro si è ampliato nel corso della giornata, spingendo il
cambio EUR/USD al massimo da oltre 3 anni, in area 1,14.
Sul fronte macroeconomico, nel pomeriggio è emerso che negli
Stati Uniti i
prezzi alla produzione (come i prezzi al consumo)
hanno sorpreso al ribasso, con variazioni di -0,4% m/m (da +0,1% precedente) e di +2,7% a/a (da +3,2%) nella misura headline e di -0,1% m/m (da +0,1%) e di +3,3% a/a (da +3,5%) nella misura core; il calo mensile, il maggiore da ottobre 2023, è stato guidato dall'energia, ma anche diverse categorie che rientrano nel PCE (misura di inflazione preferita dalla Fed) hanno fornito segnali di raffreddamento.
Il
PIL dell'Italia è
aumentato in misura moderata nei primi mesi del 2025, con l'attività economica che è stata sospinta dalla dinamica dei consumi,
ha fatto notare la Banca d'Italia nel suo ultimo Bollettino economico. Guardando avanti, il PIL sarà frenato dalla domanda estera per effetto dei dazi; sarà invece sostenuto dall'espansione dei consumi, favorita dal buon andamento dei redditi reali.
Giornata di forti guadagni per l'
oro, che segna un rialzo del 2,01%. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,78%, a 60,54 dollari per barile.
Lo
Spread peggiora, toccando i +124 punti base, con un aumento di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,74%.
Nello scenario borsistico europeo sotto pressione
Francoforte, che accusa un calo dello 0,92%, bilancio positivo per
Londra, che vanta un progresso dello 0,64%, e tentenna
Parigi, che cede lo 0,30%.
Scambi in ribasso per la
Borsa di Milano, che accusa una flessione dello 0,73% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, chiude in retromarcia il
FTSE Italia All-Share, che scivola a 36.120 punti. In lieve ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,44%); con analoga direzione, in frazionale calo il
FTSE Italia Star (-0,36%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
STMicroelectronics (+3,90%),
DiaSorin (+3,23%),
Hera (+1,99%) e
Recordati (+1,70%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -3,81%. Scivola
Generali Assicurazioni, con un netto svantaggio del 3,50%. In rosso
Azimut, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,90%. Spicca la prestazione negativa di
Ferrari, che scende dell'1,88%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Philogen (+5,08%),
Carel Industries (+3,65%),
Juventus (+2,00%) e
BFF Bank (+1,87%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
El.En, che ha terminato le contrattazioni a -4,13%.
Zignago Vetro scende del 3,49%. Calo deciso per
Caltagirone SpA, che segna un -3,49%. Sotto pressione
Technogym, con un forte ribasso del 2,89%.