La
strategia che
Banco di Desio e della Brianza sta attuando nell'ambito del Piano Industriale "Beyond 2026" prevede la
crescita nei territori in cui la banca già opera, come già fatto negli ultimi anni cogliendo opportunità di crescita esterna attraverso le acquisizioni dei rami d'azienda costituiti dagli sportelli bancari "Lanternina" e "Mercadante" realizzate rispettivamente con
BPER e con Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Lo si legge nelle risposte alle domande dei piccoli azionisti in vista dell'assemblea del 17 Aprile 2025.
In tale contesto, "è
normale che la banca valuti anche diversi dossier di potenziale acquisizione di banche commerciali, tra cui quello della
Banca Popolare del Frusinate di cui sono apparse alcune notizie di stampa", viene sottolineato.
In generale, "la
comunicazione al mercato delle informazioni relative alle operazioni in cui il Banco è in qualche modo parte attiva - prescindendo quindi da "rumors" di altra natura riconducibili al contesto più ampio del "risiko del credito" - viene
effettuata con tempistiche e modalità coerenti con lo stato di avanzamento dei dossier, considerando, nell'interesse della società, le esigenze e i vincoli di riservatezza (anche contrattuali) tipici delle operazioni straordinarie e rispettando in ogni caso le disposizioni regolamentari in materia di informazioni privilegiate, nonché il principio generale di parità informativa".
Con riferimento allo scenario del "risiko bancario", la società "
non vede attualmente la possibilità di essere oggetto di acquisizione, che tuttavia non attiene al consesso assembleare".
Banco di Desio e della Brianza ricorda che la banca è caratterizzata da un
assetto proprietario stabile in cui le famiglie Gavazzi e Lado detengono complessivamente oltre il 70% del capitale sociale.