Maturità 2025, il Ministero smentisce: “Nessun dietrofront sui requisiti di ammissione”

Pubblicato il 10/04/2025
Ultima modifica il 10/04/2025 alle ore 08:50
Teleborsa
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito interviene con una nota ufficiale per smentire quanto riportato da un quotidiano online, in merito a un presunto cambio di rotta del ministro sui requisiti per l’ammissione all’esame di maturità. Il riferimento è a un articolo pubblicato dal sito di Repubblica, ritenuto fuorviante dal Ministero.

"La comunicazione citata – chiarisce il MIM – è una semplice risposta tecnica, firmata dal Direttore Generale degli Ordinamenti Scolastici, a richieste di chiarimento da parte delle scuole. La nota ribadisce che le nuove disposizioni introdotte dalla legge n. 150/2024 riguardano esclusivamente il voto di condotta, e non modificano in alcun modo i criteri di ammissione legati alle materie scolastiche".

Nessuna modifica, quindi, ai requisiti stabiliti dal decreto legislativo 62/2017. In particolare, viene precisato che: un'insufficienza nelle materie non impedisce l’ammissione all’esame, purché il consiglio di classe motivi adeguatamente la decisione, un voto di condotta pari a 5, invece, comporta la non ammissione all’esame di Stato. Con un 6 in condotta, lo studente potrà accedere alla maturità, ma sarà tenuto a presentare una tesina su Educazione Civica.

In una circolare alle scuole, il Direttore Generale Antonella Tozza ha ribadito che la legge del 1 ottobre 2024 interviene solo sulla valutazione del comportamento, senza toccare le regole che riguardano le valutazioni nelle singole discipline.

Il Ministero conclude invitando a una lettura più attenta e oggettiva della nota, così da evitare allarmismi ingiustificati.