Piazza Affari in ribasso con effetto dazi. Girano in verde Stellantis e Iveco

Pubblicato il 09/04/2025
Ultima modifica il 09/04/2025 alle ore 11:17
Teleborsa
Giornata difficile per Piazza Affari, che scambia in pesante ribasso, assieme agli altri Eurolistini, dopo che i cosiddetti dazi "reciproci" imposti dal presidente statunitense Donald Trump per decine di stati sono entrati in vigore oggi, tra cui anche quello del 104% sui beni cinesi, con Pechino che stamattina ha pubblicato un Libro Bianco dicendo che "non ci sono vincitori in una guerra commerciale e non c'è via d'uscita per il protezionismo".

Rintracciano i rendimenti dei Treasury statunitensi, dopo che quelli del Treasury a 10 anni sono aumentati da un minimo del 3,86% di venerdì scorso a un massimo del 4,46% questa mattina. Pesano le voci sulla vendita di asset statunitensi da parte della Cina, la liquidazione del cosiddetto "basis trade" e la debole domanda all'asta dei titoli del Tesoro a 3 anni di ieri. "La narrativa più preoccupante di recente è l'idea di quello che chiamiamo un rischio "sell America Inc.", hanno scritto gli analisti di ING.

Sul fronte della banche centrali, la Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il tasso di riferimento al 3,50% (precedente al 3,75%), come ampiamente previsto. Intanto, sale l'attesa per la riunione della Banca centrale europea (BCE) di giovedì prossimo, da cui gli investitori si aspettano un taglio di 25 punti base. Klaas Knot (Paesi Bassi) ha detto che "con il passare del tempo, siamo costretti a constatare che una guerra commerciale è uno shock negativo per l'offerta. È uno shock stagflattivo"; Jose Luis Escriva (Spagna) ha detto che Francoforte dovrà valutare un nuovo scenario sull'impatto dei dazi USA sull'inflazione.

L'Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,62%. Deciso balzo in alto dell'oro (+1,93%), che raggiunge 3.040,2 dollari l'oncia. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-3,07%), che ha toccato 57,75 dollari per barile.

Sale lo spread, attestandosi a +125 punti base, con un incremento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,82%.

Tra i listini europei pesante Francoforte, che segna una discesa di ben -2,3 punti percentuali, seduta negativa per Londra, che scende del 2,14%, e sensibili perdite per Parigi, in calo del 2,10%.

A picco Piazza Affari, con il FTSE MIB che accusa un ribasso dell'1,85%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 35.091 punti, in forte calo dell'1,85%. Depresso il FTSE Italia Mid Cap (-1,91%); sulla stessa linea, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-1,93%).

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata Stellantis, che mostra un incremento del 2,54%. Giornata moderatamente positiva per Iveco, che sale di un frazionale +0,89%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Saipem, che prosegue le contrattazioni a -5,19%. In apnea Recordati, che arretra del 4,35%. Preda dei venditori ENI, con un decremento del 3,62%. Si concentrano le vendite su A2A, che soffre un calo del 3,61%.

Unica maglia rosa tra i titoli del FTSE MidCap, Anima Holding raggiunge un +1,58%.

Le peggiori performance, invece, si registrano su GVS, che ottiene -4,47%. Tonfo di MFE A, che mostra una caduta del 4,06%. Lettera su Maire, che registra un importante calo del 3,87%. Scende Alerion Clean Power, con un ribasso del 3,82%.