Giornata difficile per Piazza Affari, che scambia in pesante ribasso, assieme agli altri Eurolistini, dopo che i cosiddetti dazi "reciproci" imposti dal presidente statunitense Donald Trump per decine di stati sono entrati in vigore oggi, tra cui anche quello del 104% sui beni cinesi, con Pechino che stamattina
ha pubblicato un Libro Bianco dicendo che "non ci sono vincitori in una guerra commerciale e non c'è via d'uscita per il protezionismo".
Rintracciano i rendimenti dei Treasury statunitensi, dopo che quelli del Treasury a 10 anni sono aumentati da un minimo del 3,86% di venerdì scorso a un massimo del 4,46% questa mattina. Pesano le voci sulla vendita di asset statunitensi da parte della Cina, la
liquidazione del cosiddetto "basis trade" e la debole domanda all'asta dei titoli del Tesoro a 3 anni di ieri. "La narrativa più preoccupante di recente è l'idea di quello che chiamiamo un rischio "sell America Inc.", hanno scritto gli analisti di ING.
Sul fronte della
banche centrali, la Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il tasso di riferimento al 3,50% (precedente al 3,75%), come ampiamente previsto. Intanto, sale l'attesa per la riunione della Banca centrale europea (BCE) di giovedì prossimo, da cui gli investitori si aspettano un taglio di 25 punti base.
Klaas Knot (Paesi Bassi) ha detto che "con il passare del tempo, siamo costretti a constatare che una guerra commerciale è uno shock negativo per l'offerta. È uno shock stagflattivo";
Jose Luis Escriva (Spagna) ha detto che Francoforte dovrà valutare un nuovo scenario sull'impatto dei dazi USA sull'inflazione.
L'
Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,62%. Deciso balzo in alto dell'
oro (+1,93%), che raggiunge 3.040,2 dollari l'oncia. Forte riduzione del
petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-3,07%), che ha toccato 57,75 dollari per barile.
Sale lo
spread, attestandosi a +125 punti base, con un incremento di 5 punti base, con il
rendimento del BTP decennale pari al 3,82%.
Tra i listini europei pesante
Francoforte, che segna una discesa di ben -2,3 punti percentuali, seduta negativa per
Londra, che scende del 2,14%, e sensibili perdite per
Parigi, in calo del 2,10%.
A picco
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che accusa un ribasso dell'1,85%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 35.091 punti, in forte calo dell'1,85%. Depresso il
FTSE Italia Mid Cap (-1,91%); sulla stessa linea, in netto peggioramento il
FTSE Italia Star (-1,93%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata
Stellantis, che mostra un incremento del 2,54%. Giornata moderatamente positiva per
Iveco, che sale di un frazionale +0,89%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Saipem, che prosegue le contrattazioni a -5,19%. In apnea
Recordati, che arretra del 4,35%. Preda dei venditori
ENI, con un decremento del 3,62%. Si concentrano le vendite su
A2A, che soffre un calo del 3,61%.
Unica maglia rosa tra i titoli del FTSE MidCap,
Anima Holding raggiunge un +1,58%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
GVS, che ottiene -4,47%. Tonfo di
MFE A, che mostra una caduta del 4,06%. Lettera su
Maire, che registra un importante calo del 3,87%. Scende
Alerion Clean Power, con un ribasso del 3,82%.