Bancomat, Burlando: "Portiamo avanti l'italianità nel settore dei pagamenti"

Inaugurata la nuova sede della società all'Eur
Pubblicato il 08/04/2025
Ultima modifica il 08/04/2025 alle ore 18:28
Teleborsa
Una società nuova ma che conserva le proprie radici. Con la scelta della nuova sede romana – 1737 metri quadri al quarto piano dello storico Palazzo Sturzo, nel cuore dell'Eur –, inaugurata oggi, Bancomat comunica la propria visione. Ampi spazi con verde e vetrate sinonimo di trasparenza e sostenibilità. Ma anche una nuova concezione del lavoro smart e flessibile. "Con la scelta di rimanere a Roma Bancomat ribadisce la propria italianità. L'inaugurazione della nuova sede di Bancomat all'Eur – afferma il presidente di Bancomat, Franco Dalla Sega – rappresenta la continuità di un percorso di crescita di uno storico marchio italiano e di un servizio importante che Bancomat fa a tutto il sistema nazionale dei pagamenti. Il nostro obiettivo è riflettere, sempre di più, le necessità dei cittadini con l'introduzione di maggiori servizi rivolti ai clienti delle banche".


Il trasferimento da via Veneto a Piazzale Luigi Sturzo, nel quartiere simbolo del cuore pulsante "tech" della Capitale, simboleggia la volontà di espansione e di crescita tecnologica di Bancomat. Una realtà proiettata nel futuro come circuito di pagamento italiano ma che rimane fieramente romana. La società, fresca di rebranding, ha presentato lo scorso novembre la nuova strategia aziendale. Tra i punti chiave un'accelerazione sui pagamenti digitali e il lancio di un ecosistema unico con l'obiettivo di semplificare le transazioni quotidiane e promuovere un modello sostenibile e innovativo per l'intero Sistema Italia, guardando sempre all' internazionalizzazione.

"Bancomat è una storica fintech italiana che opera da quarant'anni con un forte spirito innovativo: un'azienda in grado di portare innovazione sul territorio. Se nel settore tecnologico vi sono ambiti come l'intelligenza artificiale e il cloud, in cui, purtroppo, dobbiamo dipendere dagli Stati Uniti, nel settore dei pagamenti, in Italia e in Europa, possiamo avere una sovranità, la possibilità di innovare ed essere noi i veri attori – sottolinea l'amministratore delegato di Bancomat, Fabrizio Burlando –. Bancomat, già presente nelle tasche di 30 milioni di italiani, – ha aggiunto – punta a essere il sistema di pagamento che porta avanti l'italianità nel settore. Carta o Bancomat? Bancomat è la scelta migliore, perché è una scelta italiana, è una scelta di innovazione. Il nuovo corso riguarda l'unificazione dei vari circuiti, a partire da quest'anno, sotto lo stesso logo Bancomat. L'inaugurazione del nuovo ufficio è per noi l'occasione migliore per lanciare sia il nuovo brand che il nuovo corso strategico sui pagamenti".

La nuova concezione del lavoro – come spiega Paola Giacomantonio, direttrice HR di Bancomat – si basa sul concetto di "responsabilità". "Oggi per Bancomat – sottolinea Giacomantonio – nasce veramente una nuova era. Abbiamo introdotto un framework di smart working molto flessibile che concede a capi e collaboratori di scegliere le modalità più opportune per coniugare le esigenze organizzative di business con le esigenze personali dei nostri colleghi. Ciascuno di noi avrà fino a un massimo di 120 giorni di smart working l'anno da gestire di concerto con il proprio capo. Flessibilità nella gestione ma anche nella modalità di rilevazione della presenza. In tal modo anche i nostri colleghi che appartengono alla categoria degli impiegati potranno gestire il loro tempo al meglio accordandosi con i responsabili. Riconosceremo gli straordinari anche durante le giornate di smart working proprio perché crediamo che le persone vadano responsabilizzate su quello che devono fare e non in funzione semplicemente della loro categoria contrattuale. E poi un sistema di performance management focalizzato sul raggiungimento degli obiettivi e che, in modo trasparente, dica alle persone a quanto possono concorrere in termini di retribuzione variabile. Questo tris di elementi concorre a comporre il nuovo framework di lavoro della nuova Bancomat: un'azienda che sta per implementare una strategia ESG".

Presenti all'inaugurazione della nuova sede, tra gli altri, la presidente del Municipio Roma IX Eur, Titti Di Salvo; Giorgio Simeoni, capogruppo di Forza Italia in Regione Lazio e presidente della commissione speciale "Giubileo 2025"; Monica Lucarelli, assessora alle Attività produttive e Pari opportunità del Comune di Roma; Claudio Carserà, amministratore delegato di EUR SpA.

"Abbiamo molto apprezzato la scelta di Bancomat. L'Eur – afferma Di Salvo – è la parte contemporanea e di innovazione di Roma, ma è anche la parte della città in cui palazzi come questi dell'architetto Muratori conservano le tracce di un passato di trasformazione. Bancomat dal punto di vista dei pagamenti digitali, è al top delle scelte, e per noi è particolarmente rilevante che in questo quadrante si confermino presenze così importanti. Tra l'altro la struttura e la trasformazione architettonica del palazzo è molto interessante, perché invera un modo diverso di lavorare, con grandi open space, il lavoro da remoto che si alterna al lavoro in presenza: è un'idea di trasformazione del lavoro contemporanea molto adatta alla cornice dell'Eur".

"Non c'è dubbio che come Regione – dichiara Simeoni – apprezziamo tantissimo la scelta di una società importante come Bancomat di avere come sede Roma, oltretutto una sede prestigiosissima che è il Palazzo Sturzo. Una scelta che va a inserirsi in un contesto, quale quello dell'Eur, che oggi più che mai rappresenta un'area strategica dell'economia su Roma ma anche nell'intero paese".