Affitti, cresce la domanda ma l'offerta diminuisce: oltre 4,5 milioni di case inutilizzate

Il 30% dei proprietari non ha intenzione di affittare la propria casa a causa di rischi legati alla morosità e ai danni. Negli ultimi due anni aumento dei canoni di locazione del 3-4% (+5,2% a Bologna e +3,2% a Milano)
Pubblicato il 08/04/2025
Ultima modifica il 08/04/2025 alle ore 18:49
Teleborsa
Il mercato della locazione in Italia si conferma un settore in continua evoluzione. Una politica monetaria più flessibile ha spinto un'inversione di tendenza nelle compravendite, con previsioni di aumento delle transazioni tramite mutuo ipotecario nel 2025. Tuttavia, il costo del credito elevato e valori di compravendita ancora sostenuti hanno spinto molti potenziali acquirenti verso la locazione, con un aumento della domanda che però si associa a una diminuzione dell'offerta che ha fatto crescere i canoni di locazione del 3-4% negli ultimi due anni, con picchi in particolare a Bologna (+5,2% nel 2024) e Milano (+3,2%). La diminuzione dell'offerta dipende principalmente dalla disponibilità di immobili in affitto sempre più limitata, anche a causa di abitazioni inutilizzate e sottoutilizzate, che ammontano a circa 4,5 milioni a livello nazionale, di cui circa 80mila a Milano e 18mila nella città di Bologna. Queste alcune delle principali evidenze emerse nell'Osservatorio Affitti 2024, condotto da Nomisma per conto di CRIF e in collaborazione con Confabitare, che si propone di offrire una visione dettagliata sulle dinamiche, tendenze e sfide che caratterizzano il settore degli affitti in Italia.

Gli elementi di frizione fra locatari e locatori

Nel 2024, l'Osservatorio ha analizzato le percezioni di locatari e locatori, evidenziando che per il 35% dei locatari l'affitto è una soluzione stabile, in particolare tra gli over 60, che costituiscono il 71% di coloro che vivono in locazione da oltre 15 anni. Questa situazione riflette le difficoltà di cambiare casa con l'aumentare dell'età, ma va segnalato anche un punto di attenzione rispetto all'incidenza del canone di affitto su assegni pensionistici destinati a ridursi sempre di più con il definitivo passaggio al sistema contributivo.

Sul fronte dell'offerta, i locatori richiedono principalmente garanzie come il deposito cauzionale (70%), fideiussioni bancarie o assicurazioni (20%) e, in alcuni casi, garanzie da familiari. Tuttavia, le principali preoccupazioni dei locatori riguardano il rischio di danni all'immobile (50%) e la difficoltà nel trovare inquilini affidabili, che pagano regolarmente l'affitto (47%), con una preoccupazione maggiore per una normativa che, secondo loro, tutela eccessivamente gli inquilini. Questi timori, insieme ai rischi di morosità, portano molti locatori a mantenere gli immobili all'interno della famiglia o a scegliere affitti brevi. Circa il 30% dei proprietari, infatti, non intende affittare la propria casa e un altro 9% ha smesso di farlo, motivato da timori di pagamenti mancati, danni all'immobile e necessità familiari, oltre al timore di non riavere la disponibilità dell'immobile in tempi brevi in caso di morosità. Nel complesso, le asimmetrie informative tra locatori e locatari complicano l'incontro tra domanda e offerta, contribuiscono all'aumento dei canoni e rendono l'accesso alla casa in affitto più difficile.

La puntualità nei pagamenti è un aspetto cruciale nel rapporto tra locatori e locatari: 3 affittuari su 5 dichiarano di rispettare le scadenze insieme ad un ulteriore 24% che riesce a pagare in tempo nonostante le difficoltà. Tuttavia, circa il 20% degli affittuari ha vissuto episodi di morosità o ritardi, soprattutto a causa di una temporanea perdita di lavoro o, più in generale, di difficoltà legate al reddito. Dal punto di vista dei locatori, il 24% risulta aver ricevuto con ritardo il pagamento degli affitti mentre il 10% dichiara di non aver ottenuto i pagamenti degli affitti dovuti. I locatori che hanno registrato delle morosità adottano tuttavia un approccio prevalentemente attendista: solo 1/3 ha intrapreso azioni specifiche per i ritardi, mentre 2/3 non hanno ancora avviato azioni legali contro gli inquilini morosi.




(Foto: Gino Crescoli / Pixabay)