Anticipo aumenti contrattuali dei cedolini a partire da gennaio: lo spiega Anief

Pubblicato il 07/03/2025
Ultima modifica il 07/03/2025 alle ore 15:37
Teleborsa
"Si tratta di un anticipo già erogato nel cedolino di dicembre 2023 in un'unica soluzione per l'intero 2024, che si aggiunge all'indennità di vacanza contrattuale già percepita. A partire da gennaio, e quindi visibile anche nel cedolino di febbraio, questa somma viene corrisposta mensilmente a tutti i dipendenti pubblici, compreso il personale scolastico, ed è pari al 3,35% dello stipendio lordo", commenta Marcello Pacifico, presidente Anief.

"Questa somma si aggiunge allo 0,5% dell'indennità di vacanza contrattuale, portando l'anticipo complessivo sugli aumenti al 3,85%, in attesa del rinnovo contrattuale dopo l'avvio delle trattative in Aran. Tuttavia, come ANIEF, chiediamo il rispetto della normativa, che prevede un incremento del 50% rispetto all'inflazione certificata. Nel triennio in corso, l'inflazione certificata è pari a 16 punti, il che implicherebbe un aumento di 8 punti anziché i 4 attualmente previsti. Per questo motivo, abbiamo messo a disposizione un modello di diffida: chiunque voglia interrompere la prescrizione e recuperare questi emolumenti, che, ricordiamo, rappresentano solo un anticipo per compensare gli stipendi del personale del pubblico impiego, in particolare di quello scolastico, deve inviare la diffida e aderire al ricorso, come già avvenuto nel caso del precariato, per ottenere il recupero delle somme spettanti", conclude Pacifico.